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Pavia, il ritorno di Antonello da Messina

AntonelloChiusura 29/03/2020
di Stefano Pariani
A pochi mesi dalla grande mostra milanese, Antonello da Messina torna protagonista presso le sale del Castello Visconteo di Pavia. L'occasione è offerta dal ritorno in città del “Ritratto d'uomo Malaspina”, appartenente alla collezione dei Musei Civici, accompagnato da un altro grande capolavoro di Antonello, il “Ritratto di ignoto” del Museo Mandralisca di Cefalù.
Piazza castello - Pavia mappa
Inaugurazione 06/12/2019
A pochi mesi dalla grande mostra milanese, Antonello da Messina torna protagonista presso le sale del Castello Visconteo di Pavia. L'occasione è offerta dal ritorno in città del “Ritratto d'uomo Malaspina”, appartenente alla collezione dei Musei Civici, accompagnato per l'occasione da un altro grande capolavoro di Antonello, il “Ritratto di ignoto” del Museo Mandralisca di Cefalù.

Il percorso espositivo si propone come un'occasione per osservare l'evoluzione del ritratto sulla base di una selezione di opere quattro e cinquecentesche dei Musei Civici pavesi, partendo da personaggi raffigurati ancora di profilo per arrivare ai due dipinti del pittore messinese, dotati ormai di maggior scioltezza compositiva e soprattutto di un'attenta resa psicologica. Tra le prime opere troviamo delle belle medaglie di Pisanello o d'ispirazione pisanelliana, che ritraggono i signori dell'epoca a metà strada tra idealizzazione e realismo, riprendendo il modello classico della medaglistica romana. A questa tipologia sembrano ispirarsi anche i tondi con ritratti virili di profilo provenienti dal Chiostro di Santa Maria alle Pertiche e dal Broletto cittadino, tra cui spicca il ritratto di Francesco Sforza (fine XV secolo).

Procedendo ci s'imbatte nella splendida “Pala Bottigella” (1480/85) di Vincenzo Foppa, dove i visi dei coniugi committenti inginocchiati sono ritratti, come da tradizione, di profilo e con espressioni solenni e molto realistiche, e in un altro capolavoro, il “Cristo portacroce e Certosini” (1494/97) del Bergognone, che dona ai monaci biancovestiti vividi e umanissimi volti, con un'attenzione particolare alle espressioni e ai “moti dell'animo”. Un altro dipinto, il “Ritratto d'uomo”, forse un podestà veneziano di un ignoto artista veneto, mostra come nel Cinquecento – l'opera risale ai primi del XVI secolo – la ritrattistica avesse trovato altre strade, meno solenni e con un'attenzione all'intensità dello sguardo ed al carattere della persona ritratta.

Il clou del percorso espositivo è rappresentato dai due piccoli ritratti di Antonello, posti l'uno di fianco all'altro e sapientemente illuminati, con i loro sguardi acuti che ci osservano da vicino. Il “Ritratto d'uomo Malaspina”, ritenuto dalla critica come antecedente il soggiorno veneziano di Antonello, potrebbe essere datato 1475-1476 e ascritto alla committenza privata borghese. Antonello ha assimilato la lezione della pittura fiamminga col busto rappresentato di tre quarti e lo sfondo scuro, aggiungendo una sottile indagine psicologica, che si ripete, ancora più pungente, nel “Ritratto d'ignoto”, su cui si sono avanzate le più svariate ipotesi. Studi recenti fisserebbero l'identità dell'uomo in Francesco Vitale da Noja, vescovo di Cefalù dal 1484 al 1492, ma tradizionalmente è conosciuto come l'”ignoto marinaio”. Sorriso beffardo, di colui che sa e ha visto tante cose, e occhi mobili pronti ad indagarci, il suo sguardo va oltre la tela, guarda noi come noi guardiamo il ritratto, ammaliati da una finezza ritrattistica e d'indagine che anticipa di circa una trentina d'anni un altrettanto celebre sorriso, quello enigmatico della “Gioconda”.

La mostra è organizzata e promossa dal Comune di Pavia in collaborazione col Comune di Cefalù e punta l'attenzione soprattutto sul fascinoso ”ignoto marinaio”, a cui sono dedicati pannelli esplicativi e un video all'ingresso. Le altre pregevoli opere esposte sono in rapporto dialogico tra di loro e con i ritratti di Antonello, mostrando gli imprescindibili rapporti di dare e avere tra gli artisti e l'influenza sull'arte settentrionale del grande pittore messinese.

OLTRE LO SGUARDO - ANTONELLO DA MESSINA A PAVIA
Volti e ritratti nella pittura italiana tra Quattro e Cinquecento
Castello Visconteo, Pavia
6 dicembre 2019 -29 marzo 2020
www.museicivici.pavia.it
Tel. 0382.399770

 
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