di Margherita Pavoni
Se Ray Charles è da tutti definito “The Genius” un motivo c'è, alcuni talenti sono predestinati a diventare immortali. Pochi artisti sono stati capaci di fondere tanti generi in modo così trasversale, principalmente nel nome del soul.
Ray, infatti, non è stato solo il padrino di quest'ultimo, ma un vero e proprio pioniere della musica contemporanea. Questa volta ripercorrerò la carriera dell'artista tramite 5 capolavori impressi, credo comunque impressi nella memoria di tutti noi.
Ray, infatti, non è stato solo il padrino di quest'ultimo, ma un vero e proprio pioniere della musica contemporanea. Questa volta ripercorrerò la carriera dell'artista tramite 5 capolavori impressi, credo comunque impressi nella memoria di tutti noi.
"I Got a Woman"
Verso la fine del 1954, Ray conquistò la sua prima posizione nella classifica riservata alla black music. Il Rhythm and Blues che si basava sul brano “It Must Be Jesus” dei Southern Tones. Un testo laico dal ritmo gospel per un brano che, nel corso degli anni, sarebbe stato d'ispirazione a tutto il filone soul.
Se con “I Got a Woman” Ray aveva gettato le basi, con "What'd I Say" Ray reinventò un genere. Nel 1959 questo brano fu una vera e propria rivoluzione. Improvvisato in un serata, impressionò così tanto il pubblico che un anno dopo l'artista decise di inciderlo.
Con questo canzone il soul raggiunse definitivamente la scena mainstream, come figlio legittimo del Rhythm and Blues. Sacro e profano, gospel e allusioni sessuali, successo e scalpore.Con questo pezzo immortale Ray influenzò ogni genere musicale che avrebbe sfondato negli anni successivi, compreso il rock.
Non a caso è stato dal 1959 in poi il pezzo finale di ogni sua esibizione.
"Georgia on My Mind"
Canzone del 1930, scritta da Steve Garrell e Heagy Charmichall, è stata portata al successo più sfrenato dallo stesso Ray divenendo un altro classico del suo immenso ed incredibile repertorio. Nel 2000, tra l'altro, Ray invitò l'artista Giorgia a cantare il pezzo omonimo con lui, dopo aver scoperto di esserne la musa ispiratrice.
"Hit The Road Jack"
Altro brano immortale del padrino del soul, interpretato negli anni da tantissimi cantanti, compreso il nostro Adriano Celentano. Il testo narra il dialogo fra una donna ed il suo convivente. Una storia decisamente moderna, dove lei lascia il suo uomo perché è rimasto senza denaro e prospettive, quindi impossibilitato a mantenere le promesse di un futuro migliore.
"I Can't Stop Loving You"
Scritta nel 1957 dal musicista country Don Gibson, venne portata al successo grazie al trasporto e alla profondità dell'inconfondibile voce di Ray.
Ancora oggi è una delle canzoni più ascoltate in assoluto.
Verso la fine del 1954, Ray conquistò la sua prima posizione nella classifica riservata alla black music. Il Rhythm and Blues che si basava sul brano “It Must Be Jesus” dei Southern Tones. Un testo laico dal ritmo gospel per un brano che, nel corso degli anni, sarebbe stato d'ispirazione a tutto il filone soul.
Se con “I Got a Woman” Ray aveva gettato le basi, con "What'd I Say" Ray reinventò un genere. Nel 1959 questo brano fu una vera e propria rivoluzione. Improvvisato in un serata, impressionò così tanto il pubblico che un anno dopo l'artista decise di inciderlo.
Con questo canzone il soul raggiunse definitivamente la scena mainstream, come figlio legittimo del Rhythm and Blues. Sacro e profano, gospel e allusioni sessuali, successo e scalpore.Con questo pezzo immortale Ray influenzò ogni genere musicale che avrebbe sfondato negli anni successivi, compreso il rock.
Non a caso è stato dal 1959 in poi il pezzo finale di ogni sua esibizione.
"Georgia on My Mind"
Canzone del 1930, scritta da Steve Garrell e Heagy Charmichall, è stata portata al successo più sfrenato dallo stesso Ray divenendo un altro classico del suo immenso ed incredibile repertorio. Nel 2000, tra l'altro, Ray invitò l'artista Giorgia a cantare il pezzo omonimo con lui, dopo aver scoperto di esserne la musa ispiratrice.
"Hit The Road Jack"
Altro brano immortale del padrino del soul, interpretato negli anni da tantissimi cantanti, compreso il nostro Adriano Celentano. Il testo narra il dialogo fra una donna ed il suo convivente. Una storia decisamente moderna, dove lei lascia il suo uomo perché è rimasto senza denaro e prospettive, quindi impossibilitato a mantenere le promesse di un futuro migliore.
"I Can't Stop Loving You"
Scritta nel 1957 dal musicista country Don Gibson, venne portata al successo grazie al trasporto e alla profondità dell'inconfondibile voce di Ray.
Ancora oggi è una delle canzoni più ascoltate in assoluto.