di Roberto Zaoner
(poesia scritta di getto, sbozzata e rimodulata in una fredda mattina primaverile)
Ti curi di me e
mi abbracci in
una mattina
fredda e grigia
di una piovosa
primavera che
fredda l’anima.
E di là dalla
finestra oscurata
di rugiada una
colomba si
poggia sul
davanzale
in cerca di
calore con
tremanti battiti
d’ali, ma non
prende il volo.
E’ libera come
l’aria che respiro.
Timidi raggi
di luce di un sole
nascente ed è un
altro giorno che
addormenta i sensi.
Vorrebbero
svegliarsi
e andare incontro
a nuova vita
come un nascente
bocciolo di odorosa
rosa, dopo un
inverno buio
e piovoso di perduti
bagliori senza conforto.
La tua veste
amaranto e i tuoi
fitti ricciuti
capelli scuri
di zingara gitana
a deliziarmi
con una calda
bevanda
di prima mattina,
come ogni dì.
Ci ritroviamo
a consumarla
in questo tavolo
testimone di vite
vissute insieme
per lunghi anni
di aneliti
incancellabili.
La tua delicatezza
e la mia
ammirazione
in un abbraccio
senza fine,
e mi dai calore
che cerco come
un vecchio
barbuto che
sbolinato
e deietto e coperto
da grossi cenci
vive di questua,
e con gli occhi
cerca compassione.
10/04/2021
Roberto Zaoner