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La Psicologia per i Diritti Umani: inaugura il 16 novembre la mostra virtuale PerPorPourForVirZum

La Psicologia per i Diritti Umani: inaugura il 16 novembre la mostra virtuale PerPorPourForVirZum, curata da Giacinto di Pietrantonio per l’Ordine degli Psicologi della Lombardia

 Si svolge nel contesto della settimana dedicata alla Psicologia dei Diritti Umani, la mostra PerPorPourForVirZum, curata da Giacinto di Pietrantonio, Docente dell’Accademia di Belle Arti di Brera, curatore e critico d’arte, che ha coinvolto artisti di fama internazionale che hanno accettato di esporre virtualmente le loro opere all’interno del Luogo dell’Arte sul portale OPL.

In questo spazio virtuale sono esposte opere che trattano tematiche urgenti della contemporaneità che hanno ricadute anche psichiche sulla nostra vita. 

La mostra PerPorPourForVirZum sarà presentata con un evento online martedì 16 novembre alle 21 (link per registrarsi https://www.google.com/url?q=https://register.gotowebinar.com/register/7022730718785003023&source=gmail&ust=1636799676063000&usg=AOvVaw3pw8JpxmZnhVwoRP-qS9fT">qui). Aprirà i lavori la presidente di OPL Laura Parolin. Il curatore Giacinto di Pietrantonio, moderato da Gabriella Scaduto, Segretario di OPL e coordinatrice del progetto La Psicologia per i Diritti Umani, parlerà con Gabriella Gilli, Professore associato dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Luigi Zoja, Psicologo Psicanalista Junghiano autore di libri e articoli tradotti in 15 lingue, e con gli Artisti Mariella Bettineschi, Sislej Xhafa, Sara Revoltella, Patrizio Di Massimo, Luca Saini, Vedova Mazzei (Simeone Crispino e Stella Scala).

Cosa significa PerPorPourForVirZum? Lo spiega Giacinto di Pietrantonio: «Scegliendo di intitolare la mostra PerPorPourForVirZum si è voluto mettere insieme la preposizione Per nel senso di “a favore” declinata in varie lingue (in questo caso abbiamo messo: italiano, esperanto, francese, inglese, afrikaans, tedesco) da cui è venuto fuori qualcosa che ricorda le parole in libertà futuriste.  Si tratta di un gioco linguistico-creativo nato dall’affiancare ognuna delle preposizioni a favore di ogni diritto e relativo artista. E dato che si tratta di un gioco, il titolo non è statico, ma può cambiare se si usano altre lingue pur continuando a mantenere il medesimo significato. Se, per esempio, usiamo: swahili kwa, turco Için, curdo Bo, danese Til, vietnamita Vi, Maori Koki otteniamo il seguente titolo: KwaIçinBoTilViKoki e così via all’infinito.

Si tratta di una sorta di titolo scioglilingua tipo Supercalifragilistichespiralidoso cantata da Mary Poppins come parola magica, una parola chiave, passe-partout per far avverare le cose, il sostegno dei Diritti Umani in questo caso».

Il binomio Arte e Diritti è declinato secondo diverse tematiche dagli artisti che hanno preso parte alla collettiva: Per Diritti dell’Infanzia, Bambini e Adolescenti sono presenti le opere di Patrizio Di Massimo, Por Diritti delle Donne  le opere di Mariella Bettineschi, Pour Diritti LGBTQI+ le opere di Sara Revoltella, For Diritti della Disabilità le opere di Luca Saini, Vir Diritti dei Migranti  le opere di Sislej Xhafa e infine,  Zum Diritti dei Morenti e Fine Vita  le opere di Simeone Crispino e Stella Scala, in arte Vedovamazzei.

Sono artisti capaci di trattare con profondità questi temi, lavorandoci da anni, non solo in questa occasione. 

“È per noi motivo di orgoglio avere riunito artisti di nota fama in questa mostra virtuale grazie al curatore Giacinto di Pietrantonio” ha detto Laura Parolin, Presidente OPL. “Troviamo estremamente interessante vedere il punto di vista degli artisti, come interpretano e rappresentano la tematica dei diritti”.

“è il secondo anno che promuoviamo il connubio arte, psicologia e diritti, avere artisti di livello internazionale che arricchiscono con la loro opera la nostra settimana è un grande onore” ha aggiunto Gabriella Scaduto, Segretario di OPL e coordinatrice del progetto La Psicologia per i Diritti Umani.

Conclude di Pietrantonio: «L’arte visiva è anche superficie di profondità in risonanza con quanto dice Il poeta Paul Valéry: “Il più profondo è la pelle”. Ciò vuol dire che il sentire è parte del corpo tutto e la pelle, la pelle visiva in questo caso, è la nostra interfaccia con il mondo, il mondo dei Diritti umani: in questo caso di chi li vive sulla propria pelle».

L’evento sarà tradotto simultaneamente in LIS – Lingua dei segni italiana, e sarà successivamente disponibile sottotitolato sul canale Youtube di OPL.

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