Di Amatore Sartorio
Costruire cattedrali con la gioia è innanzitutto la mostra milanese dei più recenti quadri di Valentina Chiappini, ma anche un omaggio alla Grande Opera alchemica. Un percorso che rischia quindi di essere inebriante e ritengo che uno dei suoi quadri più recenti, Nosce Te Ipsum (2022) sia tra i più simbolici di questo viaggio.
Ma desidero soffermarmi sulla potenza della testa rossa di una Tigre raffigurata, non solo per le reminiscenze orientali contenute in essa (occorre ricordare che è di questi giorni il passaggio nel calendario astronomico cinese proprio dell’anno della Tigre all’anno del Coniglio) e alle caratteristiche insite di coraggio, sicurezza di sé e competitività.
Mi piace anche ricordare che un caro amico, venuto meno nel 2006, il Maestro Mimmo Rotella, fece delle tigri uno dei soggetti preferiti nel corso della sua lunga carriera artistica. Altre sono le reminiscenze su questo animale nobile e al contempo pericoloso: dall’eroe salgariano
della nostra infanzia: Tremal-Naik che viveva nella giungla nera in compagnia della tigre Dharma, e ancora la fortunata campagna “metti un tigre nel motore” della Esso alla fine degli anni Sessanta, o l’incontro in Apocalypse Now di Francis Ford Coppola dei due protagonisti con una tigre particolarmente aggressiva sotto un grande albero di mango.
E si potrebbe continuare ancora a lungo con altri aneddoti di eguale intensità. Avendo partecipato con gioia a questa produzione colgo in conclusione l’occasione per rivolgere i ringraziamenti in particolare alla Associazione Culturale Corte Sconta che ospita la mostra e al Pane Quotidiano che aiuta molti milanesi in difficoltà in questi anni così strani e difficili. Non rimane quindi che augurare molta fortuna alla Tigre!