Clara Bartolini
Per la prima volta arriva in Europa una mostra monografica dell'artista più imprevedibile del momento, ed è "vivibile" fino al 4 ottobre 2023 a Palazzo Reale di Milano. Si, vivibile, perché le opere dell'argentino Leandro Elrich vanno vissute dal pubblico abitandole,percorrendole, confrontandosi e riflettendosi nei tanti specchi che le compongono. Gli specchi di un labirinto o del mondo di Alice nel paese delle meraviglie. Lo stupore e il divertimento sono il filo conduttore della mostra. Promossa da Milano-Cultura è prodotta da Palazzo Reale e Arthemisia, in collaborazione con lo studio Elrich e la curatela di Francesco Stocchi.
Nato a Buenos Aires nel 1973, questo artista-architetto-ricercatore propone opere che il pubblico deve completare e che per questo sono una novità assoluta nel mondo dell'arte. Ogni sua esposizione attira un numero di visitatori davvero stupefacente, dall'Argentina al Giappone fino a seicentomila persone hanno visitato una sola mostra e lo hanno reso celebre in tutto il mondo. Questo artista geniale, sovverte ogni aspettativa dello spettatore con stanze o facciate di palazzi percorsi da specchi e abitati da persone che sovvertono la legge di gravità con le tante riflessioni che propongono. Il divertimento per essere entrati in un' opera che diventa giocosa ed abitabile, porta a sovvertire il sopra e il sotto. Nulla risponde più alle regole prestabilite. Le realtà diventano multiple, gli approcci a ciò che appare impongono risposte diverse dal quotidiano, perche nulla è come appare e tutto può essere altro da ciò che ci aspettiamo. Le opere di questo artista aprono finestre sul modo nel quale noi percepiamo il mondo, sugli inganni visivi ai quali è soggetta la nostra mente. Tutto ci appare a prima vista familiare, per poi insinuare dei dubbi su ciò che crediamo di vedere. Le strutture architettoniche create da Elrich funzionano come macchine che mettono in discussione ciò che diamo per scontato. Allo spettatore è richiesto di partecipare e diventare protagonista insieme a tutti gli altri di un gioco di scoperta, di spiazzamento, di disincanto rispetto al codificato. Una ”esperienza” questa interessante mostra, dalla quale si esce molto arricchiti e con la voglia di non dare più nulla per scontato. Elrich vuole far pensare, per riconoscere col gioco, lo squilibrio di ognuno rispetto a una realtà che spesso non vediamo o non vogliamo vedere. Da non perdere.
CLARA BARTOLINI