Diversità di tecniche, declinata nella rappresentazione visuale di forme sinuose, spesso femminili, veicoli di una necessità espressiva che, scevra da sovrastrutture imposte, scandisce un vivace sentire. E dinamismo, quale matrice dell'artefatto in cui l'azione, posta a fondamento dell'atto creativo, è interprete e custode di rinnovata percezione, se non riflesso leggibile di una ritrovata sensibilità.
Acrilici, oli, matite colorate ed ancora collografie e xilografie, tra le tecniche impiegate da Francesca Guariso. Strumenti cui la mano dell'artista, vibrante di incondizionata libertà creativa, ricorre, rappresentando sovente figure di donna o di zebra. Sintesi compiuta, oltre l'estetica, di un percorso avviato in giovane età: attraverso il disegno, inizialmente, raffinato con costante dedizione, a seguire, dalla guida di Casile, Puglisi e Beghelli, citandone solo alcuni, rispettivamente nella pittura, nel mosaico e nella scultura. Da cui dimestichezza, supportata dall'innata manualità di Guariso, con diverse discipline, il cui armonico insieme conduce alla scelta istintuale di una tela ed un pennello non integri, quest'ultimo andato smarrito: nella poesia di un segno che permane, nell'apparente semplicità di un paesaggio in cui due soli, anch'essi evidenza di libero immaginario, superano l'intento puramente figurativo a favore di uno sguardo rinnovato, seppur sempre volto alla realtà, dagli occhi del proprio sentire.
Caotici e frenetici, voci di un'autentica e forte emozione, mani e spatola tempestano la tela, non appesa ma distesa al suolo, di vibranti varietà cromatiche scandite da oli, acrilici ed inserti materici di diversa natura, tra cui chiodi se non bastoncini in legno. Modalità espressiva informale che riconduce l'estetica di Ellis Giardo ai dettami dell'action painting, dal cui esponente di punta, Jackson Pollock, trae primaria ispirazione. Forlivese, classe 1974, Giardo si accosta all'arte in età adulta quale risposta ad una sensibilità, ormai matura, la cui voce, accompagnata nell'esecuzione dalle colonne sonore di lungometraggi, descrive la profondità di un sentimento all'origine di un codice visuale che privilegia l'atto creativo sull'estetica, quest'ultima sottesa al pulsare del momento. Da cui non solo artefatti ma specchi, della stasi emotiva dell'autore il quale, immerso e quasi travolto dai moti del proprio animo, ritrova l'essenza più catartica dell'arte, ora sintesi espressiva di una creatività pura ed incondizionata.
Testo critico e presentazione:
Pietro Franca
Sponsorizzata e pubblicizzata da:
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Durata mostra:
18 novembre – 30 novembre 2023
dal martedì al sabato dalle 11.00/13.00 – 15.00/18.00
30 novembre chiusura ore 13.00
Info e contatti:
Mail: info@wikiarte.com
Sito: www.wikiarte.com