Clara Bartolini
A chi non fosse ancora riuscito a vedere la mostra Io sono un Drago, vasta retrospettiva dedicata ad Alessandro Mendini, architetto, designer e artista, suggeriamo di non perderla. Prodotta da Triennale insieme a Fondation Cartier pour l'art, e curata da Fulvio Irace con allestimenti realizzati da Pierre Charpin, questa ricca retrospettiva presenta quattrocento opere di questo poliedrico personaggio, provenienti da collezioni private e pubbliche.
La caratteristica di questo architetto rivoluzionario è stata senz'altro quella di voler scompaginare i piani e i volumi di ciò che rappresenta e come una novella Alice nel paese delle meraviglie, portare il fuori scala all'attenzione del pubblico, con una giocosità stupefacente. A detto dello stesso artista, con la volontà di eliminare la drammaticità delle cose per renderle fruibili con gioia e non con timore.
Ogni oggetto nel suo mondo geniale diventa qualcos'altro. I colori diventano un presenza costante per accentuare quella giocosità tipica di chi sogna e vuole vedere un mondo amichevole e amico, nel quale le cose, che siano sedute, bottiglie o poltrone, come la sua amatissima e famosissima Poltrona Proust, sciolgono ogni timore e portano al sorriso.
Dalla direzione di Casabella negli anni 70 alla valigia per l'ultimo viaggio, al mobile infinito che propone una progettazione aperta, alle le sue stanze. La stanza banale, La Stanza filosofica, La Stanza da manuale, La chambre a souvenir, a Le mie prigioni che riporta alla sua poetica sulla memoria. Tante le suggestioni lungo questo affascinante percorso. Da non perdere, portando anche i bambini, si divertiranno con questo artista che ha saputo crescere restando un po' bambino.