Per visitare la mostra: Milano, Certosa di Garegnano, via Garegnano 28, sabato 23 e domenica 24 novembre, orario 15,30 -18,30, ingresso libero.
Domenica 24 novembre terminerà alla Certosa di Garegnano la mostra "Cieli e nuvole - Infinito ed eternità" di Maurizio Battello, l'ultima di una lunga serie di rassegne del suo straordinario archivio di immagini, installazioni, video, oggettistica e materiali di ogni genere, dedicato alle nuvole, che il giornalista milanese ha messo insieme in oltre cinquant' anni di ricerca, studio e passione (Milano, Certosa di Garegnano, via Garegnano 28, sabato 23 e domenica 24 novembre, orario 15,30 -18,30, ingresso libero).
Per Battello, le nuvole, con la loro mutevolezza, sono lo specchio della fragilità umana e al contempo un tramite fra la Terra e il cielo. Considera quindi la sua singolare raccolta come un vero e proprio 'viaggio spazio-temporale dalla nostra dimensione precaria verso l'infinito e l'eternità".
Battello, nato a Milano nel 1955, amante della fotografia e dei viaggi, fotografa il cielo dall'età di 15 anni; è socio 4234 di The Cloud Appreciation Society di Londra ed è autore del sito www.cielienuvole.it, del capitolo 'Nuvole nell'arte' del libro "Cielo/The Sky"- ed. WhiteStar di Vercelli, e della stampa d'arte a torchio 'Cieli e Nuvole', ed.Pulcinoelefante, di Osnago; di Battello anche il logo Garante dei diritti dei detenuti del Comune di Milano per il III Raggio del carcere di San Vittore.
Dai media italiani la sua collezione è ritenuta di notevole valore culturale, sia per l'originalità sia per la ricchezza di documentazione.
Ora però Battello, prossimo ai 70 anni, annuncia che non ci saranno altre esposizioni perché intende mettere a disposizione non solo la sua esperienza ma pure il suo straordinario patrimonio sul tema delle nuvole a un ente che ne voglia fare un museo permanente a Milano, "per esempio nei grattacieli di City Life. Sogno un locale per l'esposizione e le installazioni e uno per eventi".
Si tratta di 10mila diapositive e 20 mila immagini digitali riprese in tutto il mondo e in ogni condizione meteorologica; 500 tra oggetti, manifesti e materiali vari tra cui un video dal titolo 'Nuvolario' più volte proiettato nell'ambito di manifestazioni pubbliche e sedi istituzionali; poi, un migliaio tra musiche, poesie, canzoni, ceramiche, vetri, oggetti religiosi e non; aquiloni, francobolli e tessere telefoniche; pitture e disegni, frutto anche della collaborazione amichevole di parenti, amici, colleghi e altri viaggiatori.
"Fin da piccolo ero attratto dalla grandiosità del Creato – racconta Battello-, ma in particolare rincorrevo i temporali con un coinvolgimento quasi adrenalinico. Tutto è iniziato dopo che ho letto questa preghiera: 'Fa o Signore che l'uomo speri ancora, fa o Signore che l'uomo guardi il cielo e rinnova il suo piccolo cuore'. Secondo me, le nuvole, così eteree e sempre in divenire, sono proprio simbolo dell'effimero. D'altra parte sono tanto maestose che quando le guardo per qualche istante, mi dimentico della mia piccolezza di uomo e mi lascio incantare, perché le sento come tramite tra la Terra e il Cielo, l'Infinito e l'Eternità".
Numerose e sempre di forte richiamo per il pubblico, le mostre negli ultimi 5 decenni. Le più importanti: le installazioni sul Treno-bar di Seggiano, a Varenna nel Castello di Vezio; a Cavenago Brianza, a Palazzo Rasini, con il pittore Alberto Bertoldi, e all'aperto nell'Area Protetta Le Foppe; a Lissone, nel Laboratorio Palomar con il Gruppo Koinè; a Basiano, nella Scuola Media; a Vaprio d'Adda, nella Casa del custode delle acque; a Groppello, nel Palazzo arcivescovile; a Iseo, nell'Azienda del turismo; a Imbersago, a QuiLab; a Milano, al Life Gate Cafè, nell'agenzia Schooner Viaggi, al Centro dell'incisione Naviglio Grande, nelle biblioteche Sormani e Accursio, in cima alla Torre Branca, nel parco Sempione, e nelle librerie Castello Sforzesco, Hoepli e Rizzoli.
Inoltre, le proiezioni del video 'Nuvolario' all'Oratorio di Lissone; nell'ex chiesa parrocchiale di Pozzo d'Adda; a Bellusco, per la notte bianca; a Concorezzo, da 'Dalma, Creazioni tessili d'arredo'; all' Acquario Civico di Milano, al Planetario Civico Deep Space di Lecco, alla scuola Superiore di Inzago, al Sistema bibliotecario del Vimercatese e Biblioteca di Bonola a Milano.
Hanno parlato di Battello e dei suoi cieli, con articoli e interviste, giornali nazionali e primarie agenzie di stampa, testate locali, blogger, social e altri siti web. Suoi articoli sono usciti su Focus e Brianze di Briosco, Anche radio e tv locali e nazionali lo hanno più volte intervistato ed è stato ospite su Rai 3 di Geo e su Rete 4 di Controcorrente. Alcune sue fotografie di cieli sono state pubblicate su riviste di natura e turismo, su libri d'arte e storia locale, oltre che su siti del settore.
In futuro, il giornalista dice: "Vorrei veder nascere un progetto stabile per continuare a coinvolgere e appassionare un numero sempre maggiore di persone. Non solo i curiosi, ma specialmente i giovani e i distratti che non alzano mai la testa al cielo, perdendosi uno spettacolo gratuito sempre unico, meraviglioso e denso di significati".