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DIFFERENTI CON METODO ARCHITETTI E DESIGNER DALLO IUAV: OPERE DAL 1960 AL 1990.

Luciano Gemin / Giuseppe Davanzo e Livia Musini /
Vittorio Rossi / Marilena Boccato e Gian Nicola Gigante /
Roberto Pamio / Paolo Bandiera e Umberto Facchini
 
TREVISO / Museo Bailo
fino al 23 febbraio 202
( Borgo Cavour 24 )
 
I TALKS
a cura di
Paola Bellin [e]DesignFestival
 
Prossimi appuntamenti
 
> Giovedì 16 gennaio 2025, ore 18.00

presso Museo Luigi Bailo, Borgo Cavour, 24 - Treviso

I MAESTRI DOCENTI: SCARPA, ALBINI, GARDELLA,

ZEVI, SAMONA', TRINCANATO

 con Alessandro Brodini, docente di Storia dell'architettura

all'Università degli Studi di Firenze,

Marta Baretti, architetta. Ordine degli Architetti della provincia di Treviso

 

> Venerdì 17 gennaio 2025, ore 17:30

presso Museo Nazionale Collezione Salce-Santa Margherita,

via Reggimento Italia Libera n. 5 - Treviso.

 

PER LA MUSA RITROVATA.

ARTURO MARTINI L'UOMO DALLE MOLTE STATUE

Presentazione del poema di Alessandro De Bei

 

con Alessandro De Bei, artista e autore

Paola Bellin, [e]DesignFestival

"Differenti con metodo. Architetti e disegner dallo IUAV: opere dal 1960 al 1990"

dedicata a Luciano Gemin / Giuseppe Davanzo e Livia Musini / Vittorio Rossi / Marilena Boccato e Gian Nicola Gigante / Roberto Pamio / Paolo Bandiera e Umberto Facchin, in corso con successo al Museo Bailo di Treviso, curata da Luciano Setten direttore artistico di [e]DesignFestival, con Mario Gemin, Giuseppe Cangialosi e Luca Facchini, è anche un'importante occasione di riflessione su un periodo che è stato non solo cruciale nei dibattiti e nelle politiche di progettazione urbana e territoriale, e nella definizione del ruolo pionieristico di Treviso nella storia del design, ma pure fondamentale per la trasformazione della società,

delle sue mode e abitudini.

 

Proprio con questo obbiettivo la mostra è accompagnata da un densissimo programma di TALKS - come nello stile dei progetti di [e]DesignFestival - a cura di Paola Bellin che la accompagneranno per tutta la durata dell'esposizione, al Museo Bailo, al Museo Nazionale Collezione Salce (con la contemporanea esposizione dei manifesti che a rotazione danno vita alla mostra collaterale "Differenti con metodo. Società, design, architettura dagli anni '50 agli anni '80") e alla Fondazione Benetton Studi Ricerche.

 

I prossimi appuntamenti saranno giovedì 16 gennaio al Bailo e venerdì 17 gennaio al Museo Collezione Salce.

Al centro dell'incontro di giovedì (ore 18.00 al Museo Bailo) saranno i grandi docenti della scuola veneziana SCARPA, ALBINI, GARDELLA, ZEVI, SAMONA', TRINCANATO con i quali si sono formati i protagonisti di "Differenti con metodo".

Maestri dell'architettura e del design che nell'esposizione vengono ricordati in un'apposita sezione e attraverso alcune opere scelte per evocare le passioni artistiche o collezionistiche dei diversi architetti e designer e dei loro stessi Maestri ( come per alcuni dipinti e sculture realizzate dalla Trincanato ).

Il talk vede l'intervento di Alessandro Brodini, docente di Storia dell'architettura all'Università degli Studi di Firenze, dove è presidente del corso di laurea quinquennale in Architettura e referente per il curriculum di Storia dell'architettura nel dottorato in Architettura, progetto, conoscenza e salvaguardia del patrimonio culturale. Introduce Marta Baretti, architetta, consigliere dell'Ordine degli Architetti della provincia di Treviso, direttrice editoriale della rivista Pièra.

Tra le prime in Italia, nel 1926 viene fondata la Scuola superiore di architettura, che successivamente prende il nome di Istituto Universitario di Architettura di Venezia.

 

A partire dal 1945, Giuseppe Samonà ne assume la direzione e imposta un progetto di completa riorganizzazione della didattica e della ricerca. Convocando a Venezia personalità emergenti in ambito nazionale, Samonà riesce nell'arco di un breve periodo a trasformare lo Iuav in una scuola di eccellenza, che è stata punto di riferimento per l'insegnamento dell'architettura.

Complesso edilizio dei Tolentini, sede storica di Iuav. Il portale di ingresso,

su progetto di Carlo Scarpa, è il simbolo della Scuola Iuav

La sua lungimirante politica di reclutamento dei professori inizia nella seconda metà degli anni Quaranta, con la chiamata di Bruno Zevi, Luigi Piccinato e Saverio Muratori. Ai tre professori romani, si aggiungono successivamente progettisti provenienti da Milano, come Ignazio Gardella, Lodovico Barbiano di Belgiojoso e Franco Albini. Queste figure di spicco si affiancano a personalità di consolidata "tradizione" veneziana, come Carlo Scarpa e Egle Renata Trincanato.

Il talk analizza il contributo di questo eccezionale corpo docente, che tra gli anni Cinquanta e Sessanta, ha operato in un corso di studi improntato, secondo la visione di Samonà, a una didattica progettuale basata sul concetto di unità tra architettura e urbanistica.

 

Focus del discorso sarà soprattutto il contributo di Carlo Scarpa, con particolare riferimento alla sua attività di progettista per lo Iuav, ovvero per il cinquecentesco monastero dei Tolentini, trasformato negli anni Sessanta nella sede principale dell'ormai famoso Istituto.

Carlo Scarpa, ritratto, foto di Mario De Biasi

Il secondo appuntamento della settimana, venerdì 17 gennaio, sarà a Santa Margherita ed è dedicato al poema di Alessandro De Bei: un sincero omaggio ad Arturo Martini in monologo dialogante con Caterina, una Musa-sirena creata dalla penna di Bruna Graziani; la sirena rimanda al delfino, l'emblema di Aldo Manuzio. Caterina, Musa ideale e idealizzata che ricostruisce caratteri della Civiltà Cortese ed evoca in maniera plastica le figure dei compagni mentori di Martini nel primo periodo trevigiano e nei tempi delle Avanguardie a Ca' Pesaro, cioè Giovanni Comisso e il grande e sfortunato artista veneziano Gino Rossi.

Al Museo Collezione Salce sarà possibile vedere esposta la seconda serie di manifesti che raccontano gli anni in cui gli architetti di DIFFERENTI CON METODO si sono formati e sono diventati professionisti in un particolare momento per il design e per la forte crescita economica: nuovi prodotti invadono tutti i campi, dagli elettrodomestici ai liquori, dalle automobili ai concorsi per auto e moda, dalle macchine da cucire alle radio, dai saloni del mobile ai grandi magazzini. Ancora una volta la Collezione Salce ci offre dal passato quei tasselli fondamentali per capire il presente.

Al Museo Bailo a Treviso, una mostra coinvolgente e necessaria per ricordare i protagonisti del design e dell'architettura trevigiana degli ultimi sessant'anni accomunati dalla formazione in quella fucina straordinaria che fu lo IUAV di Venezia, con alcuni dei maggiori Maestri italiani nel corpo docente - Franco Albini, Ignazio Gardella, Bruno Zevi, Giuseppe Samonà, Egle Trincanato e Carlo Scarpa - e in città le grandi archistar internazionali, come Frank Lloyd Wright, Le Corbusier e Louis I. Kahn.

 

Tra progetti innovativi, relazioni professionali, dibattiti culturali, trasformazioni urbane e dei territori, grandi cambiamenti del tessuto socio-economico, amicizie e interessi personali.

 

Un'esposizone con tanti importanti eventi collaterali, promossa da [e]DesignFestival e coorganizzata con la Città di Treviso e i Musei Civici di Treviso, in collaborazione con FATV-Fondazione Architettura Treviso e Forma Ubis; curata da Luciano Setten direttore artistico di [e]DesignFestival, con Mario Gemin, Giuseppe Cangialosi e Luca Facchini.

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