Clara Bartolini
Prosegue con successo la mostra su Elio Fiorucci realizzata da Triennale di Milano che terminerà il 16 marzo. In un momento tanto complesso come quello che stiamo attraversando, questo sguardo rivolto a un personaggio cosi speciale che ha profuso colore e gioia in tutto e in tutti, regala molta allegria.
Erano gli anni sessanta ed era il momento perfetto per chi avesse avuto voglia di innovare. Elio Fiorucci era la persona giusta per farlo e qualcuno ricorda ancora l'inizio di questa storia di successo internazionale, "Andavamo in via Torino a comperare le pantofole e delle scarpe strane che vendeva solo lui, informali, oggi si direbbe mal tinte, metteva il lucido da scarpe proprio Elio in persona, è cosi che lo abbiamo conosciuto. da allora ci salutavamo sempre dovunque ci incontrassimo, forse perché da subito lo avevamo capito.
E mia sorella, che aveva aperto un laboratorio che produceva abbigliamento molto innovativo che vendeva nei negozi del quadrilatero della moda, fu tra i suoi primi fornitori per il negozio di Galleria Passerella. Ricordo le scarpe begioline che aveva acquistato, li per li diventate di un marrone aranciato chiaro e scuro, uniche, fatte cosi solo per lei. Per il cliente successivo sarebbero state diverse". Fiorucci ha saputo rivoluzionare la moda, il costume, l'arte, Andy Warhol fu tra i suoi estimatori, ha coinvolto personaggi di fama internazionale, star di Hollywood, filosofi.
Da lui si potevano acquistare dischi, tazze con angeli, tshirt dipinte da keit Haring, pantaloni di plastica trasparente, li ha indossati Madonna, galosce coperte di scritte, tute da lavoro con stampati gli attrezzi d'uso, sedute a forma di nanetto, lampade improbabili, abiti da Biancaneve, guanti. Prodotti unici che nessuno aveva mai immaginato di trasformare in questo modo. Un vero punto di riferimento internazionale per chiunque avesse voluto essere al passo con i tempi.
Da lui passavano intellettuali, performer, artisti e un pubblico di tutte le età. La mostra ci porta nel suo universo fatto di colore, gioia, follia creativa e umorismo, moltissimo umorismo capace di abbattere tutti gli stereotipi e portare un sguardo impertinente sulla realtà. in mostra è possibile ascoltare la sua voce in registrazioni mai ascoltate prima, che ci accompagneranno in questa rivisitazione di un passato davvero stupefacente, dove tutto sembrava possibile. Da vedere per sorridere e uscire più leggeri.
CLARA BARTOLINI