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Palazzo Madama Torino | Apre al pubblico la mostra "Giro di posta. Primo Levi, le Germanie, l’Europa"

Da venerdì 24 gennaio a Torino, nella Corte Medievale di Palazzo Madama, la mostra Giro di posta. Primo Levi, le Germanie, l'Europa, promossa dal Centro Internazionale di Studi Primo Levi e curata da Domenico Scarpa.

 Realizzata con documenti in gran parte inediti, Giro di posta offre una vasta rete di carteggi privati che soltanto oggi diventano pubblici, e che raccontano l'Europa e la Germania divise in due. A tessere la trama sono gli interlocutori tedeschi e germanofoni di Levi, ma non soltanto loro. Le corrispondenze esposte – messaggi scarabocchiati a matita su fogli di fortuna o impeccabili lettere battute a macchina su carta intestata – attraversano quasi mezzo secolo di storia europea.

 Auschwitz, esperienza di cui Levi non smise mai di indagare i segreti e i significati, è il fuoco geometrico della vicenda. Se questo è un uomo suonava fin dal titolo come una domanda rivolta al lettore, ma i fatti del libro erano avvenuti in tedesco e per mano di tedeschi, e dunque a loro quella domanda doveva arrivare. Nel 1959 fu avviata finalmente la traduzione del libro in tedesco, che uscì nel 1961, lo stesso anno in cui venne costruito il Muro di Berlino. Da quel momento in poi, una «intricata rete epistolare» mise Primo Levi in contatto con un gran numero di interlocutori notevoli: lettrici e lettori comuni, lettori che erano anche scrittori, ex compagni di Lager, e persino qualcuno che in Auschwitz stava «dall'altra parte». Conoscendo Levi, non c'è da meravigliarsi che tra i suoi corrispondenti lo attraessero in particolare i più lontani per mentalità o per geografia.

 Negli ottant'anni dalla liberazione di Auschwitz (27 gennaio 1945 – 27 gennaio 2025), il «giro di posta» del titolo si presenta dunque come un'ampia discussione sulla Shoah e sul suo posto in un'Europa da ricostruire dopo la guerra, ma ben presto divisa in due blocchi contrapposti. E si presenta come una rete per molte ragioni: perché ci sono circuiti di posta dove una stessa lettera viene spedita a più destinatari per sollecitarli a dire la loro; perché copre come un reticolato aree della Germania a Est e a Ovest, sconfinando in ulteriori paesi; perché vi si intrecciano le quattro lingue – l'italiano, il francese, l'inglese e il tedesco – adoperate da Levi.

Primo Levi_Fotografia Mauro Raffini

La mostra – con ingresso incluso nel biglietto del museo – è stata realizzata nell'ambito del progetto LeviNeT, coordinato presso l'Università di Ferrara da Martina Mengoni, curatrice del volume Primo Levi. Il carteggio con Heinz Riedt edito da Einaudi. Il progetto, finanziato dallo European Research Council, prevede di qui al 2027 la pubblicazione progressiva in open access (www.levinet.eu, sito già attivo) delle corrispondenze "tedesche" di Levi.

Il progetto di allestimento è a cura di Gianfranco Cavaglià e Anna Rita Bertorello; Ars Media per il progetto grafico e di comunicazione visiva.

 

La mostra comprende cinque sezioni: 1. Primo Levi. Un precoce pensiero europeo; 2. Hermann Langbein. Un uomo formidabile; 3. Heinz Riedt. Un tedesco anomalo; 4. Giro di posta (è quella che dà il titolo all'intero allestimento); 5. Le lettrici e i lettori. L'allestimento prevede un percorso di accessibilità per il pubblico con disabilità visiva: saranno presenti mappe e QR-code tattili, tramite i quali sarà possibile accedere dal proprio dispositivo mobile a contenuti audio per ciascuna sezione.

 In occasione dell'inaugurazione della mostra, il Centro Internazionale di Studi Primo Levi in collaborazione con Poste Italiane ha realizzato un annullo filatelico dedicato: per il giorno dell'inaugurazione e il successivo giorno di apertura al pubblico, presso Palazzo Madama due ufficiali di Poste Italiane saranno lieti di apporre il timbro sulle cartoline filateliche anch'esse realizzate per l'occasione, con francobollo selezionato a tema.

Installation view mostra "Giro di posta. Primo Levi, le Germanie, l'Europa"_ph Studio Gonella

INFORMAZIONI

 

Giro di posta. Primo Levi, le Germanie, l'Europa,

Palazzo Madama – Museo Civico d'Arte Antica. Piazza Castello, Torino

24 gennaio 2025 – 5 maggio 2025

palazzomadama@fondazionetorinomusei.it | t. 011 4433501 | www.palazzomadamatorino.it

 

Orari

Lunedì e da mercoledì a domenica: 10 - 18 | Martedì chiuso
Il servizio di biglietteria termina un'ora prima della chiusura

 

Biglietti

Incluso nel biglietto del museo: intero € 10,00 | ridotto € 8,00

Gratuito Abbonamento Musei e Torino+Piemonte card

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