Clara Bartolini
Dopo aver affrontato i temi della sostenibilità e i misteri dell'universo nel 2019 con Broken Nature, nel 2022 con Unknown Unknowns, la 24ª Esposizione Internazionale chiude questa trilogia con la riflessione sulle crescenti diseguaglianze che caratterizzano il mondo contemporaneo. La 24ª Esposizione Internazionale è un progetto collettivo che, attraverso mostre, installazioni, progetti speciali ed eventi del public program riflette sulle disuguaglianze economiche, culturali, etniche, della provenienza geografica e di genere.
Triennale Milano ha coinvolto alcuni dei grandi protagonisti della scena artistica e culturale internazionale. Tra i curatori e le curatrici che partecipano vi sono Norman Foster, architetto vincitore del Pritzker Architecture Prize, Beatriz Colomina, storica dell’architettura alla Princeton University, Mark Wigley, architetto e docente della Columbia University di New York, Hans Ulrich Obrist, direttore delle Serpentine Galleries di Londra e curatore tra i più influenti, Theaster Gates, artista interdisciplinare che unisce pratica sociale, performance e scultura. Verranno esposti i progetti di alcuni dei più importanti architetti al mondo, tra cui i vincitori del Pritzker Prize Kazuyo Sejima e Alejandro Aravena; Elizabeth Diller, dello studio newyorkese Diller Scofidio + Renfro; Boonserm Premthada, architetto e artista fondatore del Bangkok Project Studio; oltre al contributo dell’artista e regista Amos Gitai, riconosciuto come uno dei punti di riferimento del cinema contemporaneo.
Inoltre, il Premio Nobel per l’economia Michael Spence parteciperà a Inequalities con una lecture durante la cerimonia di inaugurazione dell’Esposizione Internazionale il 12 maggio.L’Esposizione Internazionale di Triennale è l’unica manifestazione culturale riconosciuta in via permanente dal BIE – Bureau International des Expositions, l'organizzazione intergovernativa che gestisce le Esposizioni Universali e Internazionali. Come previsto dal regolamento del BIE, Bureau International des Expositions, il ruolo di Commissario Generale è affidato al Presidente dell’istituzione, Stefano Boeri da Dimitri S. Kerkentzes, Segretario Generale del BIE.
L’ Esposizione Internazionale, invita a esaminare una delle sfide più pressanti del nostro tempo, le diseguaglianze. Questa edizione rappresenta un'opportunità cruciale per esplorare non solo i divari esistenti, ma anche i potenziali percorsi verso un futuro più equilibrato e inclusivo. L'Esposizione riunisce personalità del mondo dell’arte, del design, dell’architettura, collettivi, istituzioni culturali, musei e istituti di ricerca provenienti da 43 paesi del mondo.
Inequalities coinvolge 9 curatele di alto profilo scientifico – Giovanni Agosti e Jacopo Stoppa; Beatriz Colomina e Mark Wigley; Marco Sammicheli e Nic Palmarini; Nina Bassoli; Hans Ulrich Obrist e Natalia Grabowska; Seble Woldeghiorghis, Damiano Gullì, Black History Months Milano (Jermay Michael Gabriel); Norman Foster; Theaster Gates; Umberto Angelini; 8 autori di progetti speciali – Amos Gitai; Elizabeth Diller / Diller Scofidio + Renfro; Federica Fragapane; Filippo Teoldi; Maurizio Molinari; Kimia Zabhiyan (Grenfell Next of Kin); Jacopo Allegrucci; Ingo Niermann; 6 progettisti e studi – Abnormal, Gisto, Grace, Midori Hasuike, Orizzontale, Sopa Design Studio –, chiamati a progettare gli allestimenti di mostre e installazioni.
L’Esposizione ha coinvolto per la prima volta 5 atenei milanesi – Università degli Studi di Milano-Bicocca, Università Bocconi, Università Cattolica del Sacro Cuore, Politecnico di Milano e Università degli Studi di Milano – e vede la partecipazione della Fondazione IRCCS Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico. In un’ottica di scambio e networking, Inequalities vede inoltre la collaborazione con più di 20 istituzioni internazionali –tra cui Arctic Center, Democracy and Culture Foundation, Columbia University, Norman Foster Foundation, Oficina del Historiador, Princeton University, Serpentine Galleries. Il coordinamento scientifico è seguito da Beatrice Balducci, il coordinamento dell’Esposizione Internazionale da Laura Maeran.