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Arte e cultura a Venezia: al Padiglione Spoleto la Pro Biennale curata da Salvo Nugnes con ospiti illustri

A pochi passi da Piazza San Marco, nello storico Palazzo Ivancich, il Padiglione Spoleto ha regalato a Venezia un evento culturale di grande rilievo: la mostra internazionale Pro Biennale a cura di Salvo Nugnes, scrittore e giornalista, un’iniziativa che ha saputo coniugare arte, musica, letteratura e giornalismo, offrendo al pubblico un’esperienza immersiva tra le molteplici espressioni dell’ingegno contemporaneo.

Organizzata in uno dei luoghi più suggestivi della città lagunare, la manifestazione ha visto la partecipazione di numerose personalità di spicco del panorama culturale italiano. A impreziosire l’evento è stata la presenza della celebre soprano Katia Ricciarelli, icona della lirica mondiale, che ha portato la sua inconfondibile classe e passione. Accanto a lei, la giornalista e scrittrice Silvana Giacobini, punto di riferimento del giornalismo italiano, e il conduttore e opinionista Mediaset Valerio Merola, volto noto del piccolo schermo.

Tra gli ospiti anche Maddalena Baldini, giornalista attenta alle tendenze artistiche emergenti, Ugo Puglisi, direttore del Trieste Film Festival, Caterina Grifoni, rappresentante del comitato di Spoleto Arte, da anni impegnato nella valorizzazione dell’arte in Italia, Gianni Marussi, già responsabile mostre per TgCom24, e Luigino Rossi, già presidente dell’Accademia di Venezia, figura di spicco nella promozione dell’arte figurativa.

Grande successo ha riscosso l’intervento del tenore Alberto Zanetti, che ha incantato i presenti con una performance vocale raffinata e coinvolgente, aggiungendo una nota musicale d’eleganza all’intera manifestazione. A rendere ancora più memorabile l’evento è stato il ricco buffet curato da Nino Ballerino, chef palermitano noto per la sua capacità di coniugare tradizione e creatività gastronomica.

Il cuore pulsante della Pro Biennale è stato, naturalmente, l’arte. Tante le opere esposte, firmate da artisti provenienti da diverse parti del mondo, realizzate in stili e tecniche differenti: pittura, scultura, fotografia e poesia hanno dialogato tra loro in un affascinante caleidoscopio visivo. Nonostante la varietà delle espressioni, le opere sono state accomunate da un filo conduttore profondo: il desiderio di raccontare l’epoca contemporanea con occhi autentici e sensibilità individuale.

Il Padiglione Spoleto a Venezia si conferma così un crocevia privilegiato per l’arte e la cultura, uno spazio dove linguaggi diversi si incontrano, si confrontano e si esaltano reciprocamente. Un’occasione preziosa per celebrare l’arte come ponte tra passato e futuro, tra tradizione e innovazione, in una delle città più affascinanti al mondo.

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