Clara Bartolini
Due cuori e una capanna, è il titolo della mostra fotografica curata da Benedetta Donato, visibile nella sede di Intesa Sanpaolo a Napoli nella centralissima via Toledo fino al 14 settembre. Per chi non vi abita, un fine settimana in questa splendida città conosciuta in tutto il modo per le tante bellezze e le splendide canzoni d'amore, porta una boccata di meraviglia e relax.
Passeggiando per il centro, una visita alla mostra può solo aggiungere armonia e bellezza alla visita. Ottima la scelta di Gallerie d'Italia e del suo Executive Director Arte Cultura e Beni Storici Intesa Sanpaolo Michele Coppola, di scegliere questa sede tra le tante di Intesa Sanpaolo.L'autore di questo progetto è l'architetto fotografo Daniele Ratti, già premiato spesso per i suoi lavori sempre incisivi e coinvolgenti. Questa volta ha davvero colpito per l'originalità della sua ricerca.
Sono state selezionate dalla curatrice 42 immagini, che Ratti ha saputo raccontare con il carico sentimentale che ogni parete ed ogni oggetto contiene. Le varie abitazioni rappresentano l'amore materializzato tra le mura dei nidi voluti da alcune coppie famose nel mondo. Ognuna di queste rappresenta uno stile architettonico, un momento storico, un genere di personalità di chi le ha volute, e un momento di amore reso visibile con i mattoni o il cemento o il legno o qualunque altro materiale sia servito per la costruzione.
Questi amori rappresentati nelle loro abitazioni hanno voluto storicizzarsi, non essere dimenticati perché, l'amore eterno vuole essere se stesso senza nascondimenti, e nella costruzione della casa farsi eterno e mostrarsi. Ogni ambiente rappresenta lati della personalità di chi vi abita o abitava in coppia. Un cantico all'amore in ogni colore, oggetto, luogo nel quale tutto questo è inserito. Daniele Ratti è entrato in punta dei piedi, a volte non conoscendo che per fama chi vi abitava, a volte proprio perché conoscendoli, ne veniva attratto e coinvolto. Queste emblematiche costruzioni che a volte già sopravvivono a chi le ha volute, ne mantengono vivo il ricordo. Rincuora oggi questa visita, in un momento tanto complicato del mondo, dove pare che l'amore abbia sempre meno spazio.
È stata una lunga ricerca ancora in progress quella di Daniele Ratti. La riflessione parte dalla storia dell'architettura, dalla capanna come momento iniziale del costruire il rifugio, il focolare che contiene e protegge. Tra il 2020 e il 2024 Daniele Ratti viaggia e trova, da un continente all'altro seguendo un filo rosso, quello dei sentimenti. Si può ammirare così Le Cabanon, il rifugio voluto da Le Corbusier in Costa Azzurra, regalato a sua moglie per il suo compleanno nel 1951. A poca distanza da quel luogo sorge Villa E-1027 di Eileen Gray, pensata fin dall'inizio per rappresentare il suo amore con il compagno. La Cupola a Costa Paradiso in Sardegna è la scultura abitabile voluta da Michelangelo Antonio per suggellare il suo amore con Monica Vitti. E ancora José Saramago a Lanzarote in Spagna, casa Cortasar a Parigi, casa Guidi a Firenze, il Castello di Miramare a Trieste, e altro ancora. Tante storie diverse, tutte intense.
Tra i grandi amori che hanno colpito Ratti, quello di Mimmo Jodice e sua moglie conosciuta giovanissima, che hanno trasformato un appartamento apparentemente normale a Napoli in un contenitore di memorie affettive di coppia, attraversato da una sottile musicalità fatta di devozione l'uno verso l'altro. L'armonia e la dedizione al rapporto emergono in ogni oggetto, ogni elemento, ogni colore e fanno sentire l'ospite in un luogo dove tutto parla della bellezza del vivere i sentimenti che non si esauriscono.
Un lavoro di grande sensibilità quello di Daniele Ratti, milanese trapiantato a Torino dove vive e lavora e dove si è laureato. Il Palazzo delle Arti di Napoli è tra le istituzioni che possiedono sue opere, insieme alla Fondazione Felter di Cagliari. Ha partecipato alla mostra collettiva Racconti dai margini, che lo ha portato dall'Afganistan alla Tanzania, dal Kenya all' Ucraina, sempre con il suo sguardo sensibile ed empatico che lo porta a cogliere la fragilità e la forza dei sentimenti.
Bene ha fatto Intesa Sanpaolo a scegliere un progetto fotografico davvero intenso, come sempre nelle corde di Gallerie d'Italia. L'arte aiuta sempre a vivere la bellezza, in questo caso porta anche l'amore e l'armonia dei cuori. E Daniele Ratti spera di trovare ancora altre abitazioni costruite dall'amore, per interesse da architetto e da artista sensibile.
CLARA BARTOLINI