Clara Bartolini
Una storia di famiglia come spesso accade. Una ragazza carica di creatività che vuole sbocciare e un padre amoroso che va al sodo. Due sguardi sul mondo, divaricazioni che costruiscono la storia delle persone. Mela Salemi sa per certo cosa vuole essere, un'artista, e per questo è divisa tra l'amore per suo padre e l'amore per l'arte, che poi è amore per sé stessa. Sarà per questo che, incontrandola, colpiscono la semplicità, la delicatezza e la noncuranza apparente con la quale parla di sé. Timida si direbbe ma, il suo percorso parla chiaro, ha fatto malgrado tutto la sua strada. Ed ha iniziato in modo prorompente, studiando, laureandosi nel 1999 all'Accademia di Belle Arti, frequentando luoghi e corsi lontano dalla Sicilia, da Firenze a Urbino e scoprendo la scenografia teatrale.
Il palcoscenico, un luogo dove si mette in scena una realtà alternativa a quella della strada. Con manufatti spesso enormi, come nelle tragedie greche che si mettono in scena a Siracusa nel teatro greco. Molti i progetti realizzati dal 2001 al 2022, da Siracusa a Roma a Parigi, per il teatro e per installazioni che decorano le città. Mela Salemi è nata a Siracusa e lo testimonia nella sua volontà tenace. Pare una dichiarazione ineludibile, "io sono questa così come potete vedere". È questo che appare nel magnifico spazio Scenapparente, aperto ad Ortigia nel 2001 con l'amica e socia Raffaella Piccione, in Via Vittorio Veneto 81.Uno spazio dove si possono ammirare grandi elementi che hanno fatto parte di scenografie realizzate dall'artista e che, in qualche modo, contrastano con la delicatezza sottile del suo porsi agli altri. Lampade, poltrone, tessuti, manufatti in polistirolo, tutto partecipa a costruire un mondo magico, un ambiente imprevedibile, accogliente incuriosente, che vale la pena di visitare per essere irretiti dalla fantasia, da un universo alternativo fatto di possibilità, di colore, di gioia, di pathos, di sentimenti che vogliono farsi strada inesorabilmente.
Ma un giorno, sotto la spinta di richieste provenienti da una gallerista, Mela inizia a realizzare opere minimali, fatte dei materiali usati per le scenografie come la garza tarlatana, o i batuffoli di cotone poggiati su carta giapponese a strati sovrapposti, come per costruire un libro, un racconto, la storia di una bambina artista divenuta grande, che finalmente, grazie al caso, riesce a scovare e rappresentare la sua storia dall'infanzia in poi realizzando opere dai titoli emblematici: Linea di fuga, Il doppio di me, Fluttuo nell'aria. Con la fatica dei propri sentimenti delicati, presenze assenze, bianco su bianco, quasi a voler dire, "cercami se mi vuoi bene, io sono tra queste sfumature di bianco, innocente, fragile ma viva, ineludibile. Voglimi bene così come sono" . Una bambina divenuta artista, lottando con se stessa per non deludere nessuno, adulta realizzata nella sua creatività. Risultato per chi osserva, una personalità davvero originale, un po' inconsapevole della sua bravura ma determinata e felice di essere riuscita a realizzare il proprio sogno, che si fa strada ogni giorno con una gentilezza che avvolge.
Ci si sente davvero bene in questo spazio-antro magico, dove i vasi di fico d'india sono realizzati in tessuti teatrali, dove le lampade hanno forme impreviste e passano dal bianco al nero creando ambienti originali e segreti. Dove le poltrone sembrano sculture, dove la Sicilia con tutta la sua forza prorompente in ogni colore, appare antica e attuale come Mela. Mela Salemi va incontrata, conosciuta, e apprezzata per tutta la forza di ciò che comunica e perché è un'anima bella, come oggi non se ne incontrano spesso. Bisogna sedersi a bere un caffè, se la sua effervescente socia Raffaella non ha bruciato la caffettiera, chiacchierare con calma, fare amicizia, prendersi il tempo di essere umani, fatti di cuore e speranze, voglia di vivere e sorridere. Il tempo di far nascere quell'empatia che scalda il cuore e che oggi manca. Da Scenapparente, lo spazio inventato da Mela Salemi e Raffaella Piccione, troverete tutto questo, con cari amici che entrano ed escono per un saluto, uno sguardo d'affetto, uno scambio di idee tra creativi, un progetto, un appuntamento, e sarà una boccata d'ossigeno.