Pietro Morando tra Pellizza, Carrà e Severini a Palazzo del Monferrato di Alessandria
in Via San Lorenzo, 21 Alessandria, Alessandria,
Recensito da Stefano Pariani
Sommario
La mostra ripercorre l'iter dell'artista attraverso una cinquantina di opere provenienti da collezioni pubbliche e private senza seguire un ordine cronologico, ma per accostamenti, affinità e suggestioni che derivano dai pittori a lui contemporanei, come Angelo Morbelli, Pellizza da Volpedo, Carlo Carrà, con cui Morando condivise amicizia e scambi culturali.
Descrizione
Alessandria rende omaggio ad uno dei suoi pittori più celebri con una mostra allestita presso Palazzo del Monferrato e curata da Maria Luisa Caffarelli e Rino Tacchella. Pietro Morando nacque proprio qui nel 1889 e ricevette un impulso decisivo all'arte quando Angelo Morbelli, suo celebre concittadino, lo introdusse all'Accademia di Belle Arti di Brera. Suggestionato da Pellizza e sostenuto da Bistolfi, altri importanti artisti del territorio alessandrino, Morando suscitò fin da subito l'interesse di molti, elaborando uno stile che affondava le radici nel clima artistico locale, ma si apriva a nuove esperienze tutte personali. Con gli orrori del primo conflitto mondiale, vissuto in prima persona, la sua pittura si fece più essenziale, scarna, con figure dalle linee geometriche e spezzate per approdare, negli anni successivi, ad esiti che lo avvicinarono alla pittura metafisica italiana. La mostra ripercorre l'iter dell'artista attraverso una cinquantina di opere provenienti da collezioni pubbliche e private senza seguire un ordine cronologico, ma per accostamenti, affinità e suggestioni che derivano dai pittori a lui contemporanei, come Angelo Morbelli, Pellizza da Volpedo, Carlo Carrà, con cui Morando condivise amicizia e scambi culturali. Spesso l'accostamento di opere nasce da soggetti simili e mostra le diverse interpretazioni degli artisti. Troviamo così tele che ritraggono la solitudine dell'uomo L'emigrante, la famiglia Maternità, Il ritorno del figliol prodigo, la semplicità della vita di campagna Il mercato del bestiame, Il ponte sul Bormida, vedute marine, passando da uno stile ancora debitore del Divisionismo ad uno sempre più personale, sobrio ed essenziale. La poesia delle opere di Morando nasce dalla forza dei suoi soggetti, quasi sempre gente povera, contadini, facchini e viandanti, che esprimono lo smarrimento e il senso di ricerca dell'umanità. E' gente silenziosa, che non reclama nulla, che vive con pacata consapevolezza la propria quotidianità e anche la propria miseria; a queste persone Morando restituisce tutta la loro dignità. Il percorso espositivo fa nascere nel visitatore interesse, curiosità e lascia aperte strade interpretative anche in chi si accosta per la prima volta a questo pittore. Stefano Pariani Palazzo del Monferrato Via San Lorenzo, 21 Alessandria Tel. 0131/313400 info@palazzomonferrato.it Orario d’apertura Dal 15 aprile al 30 maggio 2014 Da martedì a venerdì 16.00 – 19.00 Sabato e domenica 10.00 – 13.00; 16.00 – 19.00 Ingresso gratuito
votazione
4/ 5 (Excellent) Stefano Pariani