di Francesca Bellola

La splendida ed articolata pubblicazione ricca di illustrazioni “Giulio Coltellacci. Teatro Cinema Pittura – Theatre Cinema Painting”, a cura di Vittoria Crespi Morbio, autorevole storica della scenografia teatrale ed autrice di numerose pubblicazioni, porta le testimonianze di Vittoria Crespi Morbio, Roberto Capucci, Filippo Crivelli, Jaja Fiastri, Elio Pandolfi, Bruno Piattelli, Francesco Rosi, Franca Valeri, Lina Wertmüller e Francesco Zito (in italiano e in inglese, pp. 270; € 35.00).
Giulio Coltellacci (1916-1983), scenografo e costumista dalla personalità eclettica, esordisce infatti nel campo della grafica, della moda, dell'arredamento e della pittura. La sua carriera quarantennale è costellata da molti successi nel variegato mondo dello spettacolo. L'artista esprime il suo talento in vari ambiti, passando dalla commedia musicale al cinema, dal teatro di prosa al balletto per approdare alla lirica. Ha costruito macchine sceniche, ha dipinto sulla tela e sui fondali del teatro.
Grazie a Coltellacci, la rivista italiana raggiunge il suo apice con gli spettacoli di Wanda Osiris e di Rugantino. Inoltre rimane indimenticabile la sua collaborazione con Garinei e Giovannini nei musical. L'autore si muove con disinvoltura, dalla Scala al Teatro Sistina, esibendo la sua forza creativa e la perfetta conoscenza dei ritmi del palcoscenico. Al cinema lavora a fianco di registi quali Mario Camerini, Giuseppe Patroni Griffi, Mario Monicelli, Elio Petri, Francesco Rosi. Un artista complesso ed emblematico che si è contraddistinto per la sua versatilità.

La preziosa monografia, elegantemente illustrata (pp. 312; € 35.00), ripercorre la storia della Scala dagli anni '30 ad oggi attraverso i 25 costumi più belli firmati da grandi nomi che hanno vestito le celebrità del palcoscenico: da Caramba a Zeffirelli, da Lila De Nobili a Pier Luigi Pizzi e dai tre premi Oscar Piero Tosi, Gabriella Pescucci e Franca Squarcimino. Gli stilisti Gianni Versace, con le creazioni per Robert Wilson, e Karl Lagerfeld per quelle di Luca Ronconi, sono solo alcuni dei nomi di quanti hanno saputo osare in questo campo.
Ogni abito rimanda alla creazione di spettacoli memorabili con la regia di Luchino Visconti, Luca Ronconi, Giorgio Strehler, Liviana Cavani, solo per citarne alcuni. Ad indossarli divi quali Renata Tebaldi, Carla Fracci, Rudolf Nureyev, Boris Christoff, Maria Callas.
Il volume mette in risalto la storia dell'evoluzione del gusto e dello stile raccontando l'abilità nel ricercare i tessuti più pregiati, sapientemente tagliati, modellati e creati grazie al supporto del lavoro delle maestranze presso i laboratori della sartoria della Scala. Una visione globale dell'estro dei maestri che hanno inventato “gioielli” unici rimasti nella storia dell'immaginario collettivo.
foto: Ulisse film di Camerini, Mangano, Coltellacci, 1954
Ciao Rudy rivista di Garinei e Giovannini, Mastroianni, 1966
Coltellacci e Gassmann Anni Cinquanta
Aida di Verdi, 1963, Cossotto, Zeffirelli. Costumi di Lila De Nobili. Foto Piccagliani
La sonnambula, Tosi e Callas, 1957 Foto Piccagliani