Recensione a cura del critico d’arte Melinda Miceli
Gianna Eterno, nata ad Acate, provincia di Ragusa, è la scrittrice di “Volami dentro il cuore” ( Booksprint, 2014), 12 componimenti poetici nella “Nuova Antologia Riflessi”. Premiata in ordine di tempo il “Premio Sicilia nuovi talenti letterari” e il “Premio donne Federiciane letteratura e donna”, Premio Ferrara per il racconto fantasy “Pinco e la pozione magica”.Seconda classificata per la sezione letteratura del Certamen internazionale letterario e artistico sulle Cattedrali indetto dal critico d’arte Melinda Miceli per Ok arte Milano. Patrocini morali Luz Cultural Spagna, Globus Television e magazine, Templari Federiciani, Premio Donna Siciliana dell’anno, inserito all'interno della rassegna culturale internazionale Sarno città Festival Premio Ippogrifo d'oro, Oscar delle arti. Sponsor Enciclopedia d'arte italiana. Comitato scientifico composto da: l’ambasciatore Ray Bondin, il regista Stefano Reali, il critico Alberto Moioli direttore dell’Enciclopedia d’arte italiana, il Gran Maestro dei Templari Federiciani Corrado Armeri, il fisico nucleare Jacek Ciborowsk con presidente il Critico d’arte Melinda Miceli della quale riportiamo a seguire la recensione del racconto premiato.
“Nelle ombre delle nascoste cattedrali” la protagonista, Cinzia, da bambina era molto timida e derisa dai compagni perché diversa; vedeva i“Corpi Celesti”, sapendo di avere un compito su questa terra ed un percorso già scritto dal fato e dalla mano di Dio. Gli elogi del maestro di scuola elementare non andavano giù ai coetanei e non era ben vista, pertanto si sentiva inferiore e smarriva sempre più la sicurezza e la stima in se stessa. Nel lontano 1979, per farsi volere bene da chi la bullizzava dovette accettare una sfida vincendola, e da questa prova iniziatica, oltre ad acquistare fiducia, forza e coraggio, divenne una donna determinata.
Iniziò a farsi strada nel suo animo l’ardimento e la curiosità per un’avventura imprevista con i suoi compagni, piuttosto paurosa, tenebrosa, poiché si trasformò in un mistero nel materializzarsi di strane entità che violavano il silenzio della notte con catene, voci terrificanti, lugubri suoni. Curiosa di scoprire e vedere le ombre della Cattedrale e le altre Chiese nonché i due conventi: passaggi segreti, scheletri, cripte… Tutti gli indizi rivelavano che la Cattedrale nascosta da una gobba delle colline aveva mantenuto stretti legami col passato. Ciò accresceva agli occhi il suo particolarissimo fascino: l’essere stata per secoli una profonda, oscura riserva di vita. Una vita criptica e di trapassi che per lunghi periodi si era lasciata scivolare all’indietro, silenziosa come quieta pioggia autunnale sul lago, ma talvolta proprio le acque stagnanti dell’esistenza sostentano, nei loro accidiosi abissi, strani guizzi e rimescolii misteriosi provenienti da echi più cupi.
L’esperienza di un valicamento del proprio del proprio confine cognitivo in un'atmosfera del tutto particolare insolita e perturbante, l’essere toccato dall'ignoto, la segnalazione drammatica dello smarrimento dei propri confini identitari interni e esterni, si compone nella descrizione della paura atavica dell'essere umano ed è una delle caratteristiche più importanti del racconto di Gianna Eterno. Alcune vicende invece mischiano sacro e profano, misticismo e mitologia arrivando addirittura a coinvolgere le proiezioni astrali o le predizioni declinando il sovrannaturale con un significato ogni volta differente. Ci viene narrato un autunno affascinante carico di presagi primaverili dove appaiono lussureggiante di attese, tale da rievocare in alcuni passaggi "Il giardino segreto" di Frances Hodgson Burnett. Il racconto risulta ben organizzato, dal linguaggio lineare, capace di creare una tensione iniziale che man mano si accresce fino alla rivelazione finale. La conclusione invero preclude al lettore lo spaventoso stupore che il genere ibrido tra l’horror, il noir, il giall, il misterico dovrebbe per definizione garantire.
Dopo qualche avventura non si sentì più di perdersi nelle ombre delle cattedrali poiché il suo angelo custode la mise in allerta come il deus ex machina delle tragedie greche per salvarla dal pericolo ancestrale della morte. Dopo qualche mese ci fu un terremoto devastante ed è grazie al suo presagio che la protagonista è ancora viva per raccontarvi questa breve storia fatta di strane apparizioni e segreti per esorcizzare il pericolo atavico del contatto con l'ignoto”.