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Alessandria riscopre le passioni della Scultura Gotica e Rinascimentale

artisti costruttori di pace
Chiusura 05/05/2019
di Stefano Pariani
La città di Alessandria ospita in questi giorni a Palazzo Monferrato un'interessante mostra sulla scultura gotica e rinascimentale del suo territorio, che per posizione geografica ha avuto un vivace dialogo culturale tanto con la Lombardia quanto con la vicina Liguria.
Via San Lorenzo, 21 Alessandria mappa
Inaugurazione 14/12/2018
Le mostre di scultura sono una realtà abbastanza rara nel panorama delle grandi esposizioni, tanto più quando si tratta di scultura lignea antica. In decisa controtendenza, la città di Alessandria ospita in questi giorni a Palazzo Monferrato un'interessante mostra sulla scultura gotica e rinascimentale del suo territorio, che per posizione geografica ha avuto un vivace dialogo culturale tanto con la Lombardia quanto con la vicina Liguria.

L'occasione è di quelle importanti: si celebrano infatti gli 850 anni della fondazione della città mettendo per la prima volta a confronto fra di loro notevoli opere in legno, provenienti in larga misura da chiese dell'alessandrino, con coevi dipinti e manufatti di oreficeria. L'elevata produzione e la qualità delle sculture lascia intravedere come tra Quattrocento e Cinquecento questo lembo di terra piemontese sia stato non solo una cerniera tra la pianura lombarda e il mare, ma anche un centro di produzione artistica particolarmente vivo nel periodo della dominazione sforzesca, aperto a suggestioni provenienti dall'asse Milano-Pavia e da Genova.

Il visitatore è accolto da una serie di dolorosi Crocefissi e di Pietà di scultori d'origine ligure-piemontese, risalenti alla metà del Quattrocento, dallo stile ancora tardogotico, pervasi da un senso di realismo che trattiene il dramma nell'eleganza della forma. Sono di grande impatto i corpi scarniti dei Crocefissi di Bosco Marengo e di Lerma e il Cristo deposto della Parrocchiale di Ozzano, mentre l'intenso volto del Crocefisso di Sezzadio, opera del pavese Baldino da Surso, rivela un'espressionismo meno accentuato per influsso dell'esperienza tardogotica lombarda.

La mostra prosegue con il passaggio della scultura verso nuovi moduli più strutturati alla fine del Quattrocento e l'aprirsi del Cinquecento con il “Compianto sul Cristo morto” di Castellazzo Bormida e ancor più lo straordinario “Compianto” (1510-1515) di Serravalle Scrivia, dall'impianto teatrale e orchestrato tramite riusciti personaggi che con gesti e sguardi stanno attorno ad un umanissimo Cristo. E' qui che l'esposizione si arricchisce di preziosi dipinti d'inizio Cinquecento, come il “Polittico di Quargnento” di Gandolfino da Roreto, pittore di spicco della zona alessandrina e astigiana, e l'”Adorazione dei Magi” di Francesco Casellani, proveniente da Vignale Monferrato, che si aprono verso la Lombardia per stile e delicatezza dei sentimenti. Di questo clima è esponente uno scultore come il pavese Giovanni Angelo del Maino, presente in mostra con alcune opere, tra cui una raffinatissima “Madonna del Parto”, proveniente dalla Chiesa di San Dalmazzo e Sebastiano di Alessandria. Avvolta in un luminoso manto dorato, la delicata Madonna mostra richiami alla cultura leonardesca.
Giunti alla fine del percorso, alcune indicazioni invitano a completare la visita della mostra con un giro in città alla scoperta di opere coeve, conservate in musei e soprattutto chiese, che per varie ragioni non è stato possibile trasferire nelle sale di Palazzo Monferrato.

L'esposizione, curata da Fulvio Cervini, si compone di quarantasei opere articolate in tre sezioni. Non sempre, a dire il vero, è ben chiaro e immediato il raffronto tra le varie opere e gli essenziali pannelli esplicativi presuppongono una solida cultura artistica del territorio nel visitatore, densa di richiami e rimandi. Tuttavia le opere esposte sono senza dubbio di pregio e il fascino silenzioso di certe sculture ammalia chi le guarda in tutta la sua carica espressiva. A buon diritto, come recita il titolo della mostra, veniamo colpiti da “sentimenti e passioni” che raccontano la storia e la ricca cultura di un territorio da (ri)scoprire a livello culturale e, perchè no, anche turistico.

Alessandria scolpita 1450-1535
Sentimenti e passioni fra Gotico e Rinascimento
14 dicembre 2018 – 5 maggio 2019
Palazzo del Monferrato
Via San Lorenzo, 21
Alessandria
tel. 0131/313400
www.palazzomonferrato.it

 
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