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Picasso a Palazzo Reale di Milano, un grande ritorno

picasso Chiusura 17/02/2019
di Clara Bartolini
Strettissimo il rapporto tra Picasso e Milano che, nel passato, gli ha già dedicato tre mostre. La prima con “Guernica” nella Sala delle Cariatidi nel 1953, la seconda nel 2011 dopo gli attentati alle Twin Towers, con la collaborazione degli eredi, e l'ultima rassegna monografica nel 2012 che rappresentava tutto il percorso creativo dell'artista.
piazza del Duomo, 12 Milano mappa
Inaugurazione 18/10/2018
“Picasso. Metamorfosi” è il titolo della grande mostra dedicata al genio spagnolo, in programma a Palazzo Reale di Milano dal 18 ottobre 2018 al 17 febbraio 2019. Prodotta e promossa dal Comune di Milano - Cultura, Palazzo Reale e MondoMostreSkira, è curata da Pascale Picard direttrice dei Musei civici di Avignone. Fa parte di un grande progetto promosso dal Musée Picasso di Parigi e presenta circa 200 opere tra quelle di Picasso e pezzi d'arte antica, che furono d'ispirazione al grande maestro.

Strettissimo il rapporto tra Picasso e Milano che, nel passato, gli ha già dedicato tre mostre. La prima con “Guernica” nella Sala delle Cariatidi nel 1953, la seconda nel 2011 dopo gli attentati alle Twin Towers, con la collaborazione degli eredi, e l'ultima rassegna monografica nel 2012 che rappresentava tutto il percorso creativo dell'artista. Oggi si aggiunge un importante tassello nello studio di questo genio dell'arte, per spiegare il suo strettissimo rapporto con l'arte antica che conosceva tanto bene e alla quale si è sempre ispirato, vuoi per reinterpretarne i soggetti, vuoi per dare al suo segno quella forza che le opere della mitologia gli suggerivano.

Dagli idoli di quasi tremila anni fa, al Minotauro che Picasso considerava quasi un 'alter ego', passando per i vasi greci, gli affreschi di Pompei, i bronzi dell'arte Etrusca, la mitologia del bacio, cinque sezioni accompagnano il visitatore in questo continuo confronto tra i capolavori di Picasso e quelli del passato provenienti dai Musei Vaticani, dal Museo Archeologico di Napoli, dal Louvre di Parigi, solo per citarne alcuni. Dalla pittura, alla ceramica, all'impareggiabile disegno, il viaggio attraverso le opere dell'artista mostra la grande cultura di Picasso, che visitava musei sia in Italia che in Francia per approfondire la sua conoscenza dell'arte di ogni tempo. Ben si comprende in questo excursus, quale grande pratica accademica lo supportasse e quale fiducia e sicurezza avesse fin dalla giovinezza, e la padroneggiasse perfettamente con un virtuosismo appreso studiando, ma anche mostrando, da subito, di essere un fuori classe.

Per i suoi riferimenti fu molto importante il viaggio in Italia, tra Roma e Napoli del 1917, e il suo incontro con Olga Khokhlova. Fu proprio l'ispirazione classica a mitigare il suo periodo cubista. La sua compagna Fernande Olivier lascia testimonianze delle sue continue visite al Louvre dal 1901 al 1921, e proseguite fin dopo la seconda guerra mondiale, per indagare i periodi arcaici e i vasi greci d'epoca geometrica. Nella prima sezione il tema del bacio si esprime con forza. La seconda sezione ha come temi Arianna, il Minotauro e il Fauno, la terza sezione riporta le fonti dell'antico, la quarta il Louvre di Picasso. Nella quinta sezione della mostra, quella delle ceramiche, si scopre come Picasso abbia fatto evolvere l'oggetto d'uso comune a forma d'arte, sperimentando il potenziale artistico della terracotta. In questo nuovo percorso, di grande stimolo gli fu la ceramista Suzanne Ramier, che lo spinse ad indagare nuovi profili di vasi, e la sua visita a Pompei si legge in molte rappresentazioni pittoriche.

Picasso, inoltre, illustra nel 1931 le Metamorfosi di Ovidio pubblicate da Albert Skira in una celebre edizione che, per la mostra, la casa editrice ha ristampato in una copia sinestetica. Fu allora, con tutta probabilità, che nacque il libro d'artista. Chiude la mostra una spettacolare scultura metallica realizzata con materiale di riciclo nel 1932, dipinta in bianco per simulare il marmo, dal titolo “La donna in giardino”, è un emblematico finale. La riflessione sull'arte di Picasso e la presenza di rappresentativi capolavori, i suoi studi continui, i confronti col passato vicino e lontanissimo, rendono questa interessante mostra davvero imperdibile.

Foto: Pablo Picasso Le Baiser [Il bacio], 26 ottobre 1969, olio su tela, 97x130 cm, Paris, Musée National Picasso


 
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