fino al 25 marzo 2025
a Palazzo Foscolo, Oderzo (TV)
Le Storie Straordinarie. Alberto Martini ed Edgar Allan Poe fino al 25 marzo 2025 a Palazzo Foscolo, Oderzo (TV)
Proseguono le Celebrazioni promosse dalla Fondazione Oderzo Cultura dedicate al visionario artista Alberto Martini, nel 70° anniversario dalla sua scomparsa, con gli ultimi mesi della mostra "Le Storie Straordinarie. Alberto Martini ed Edgar Allan Poe" visitabile presso Palazzo Foscolo ad Oderzo (TV) fino al 25 marzo 2025.
Un'occasione unica per approfondire l'incredibile universo figurativo di Martini, artista simbolista e precursore del Surrealismo, in una delle più esaustive mostre mai realizzate con un affascinante focus dedicato alla celebre serie di illustrazioni ispirate ai racconti fantastici di Poe.
Martini, nato a Oderzo nel 1876 e scomparso a Milano nel 1954, è considerato un maestro dell'immaginario simbolico e visionario. La mostra di Oderzo – curata da Paola Bonifacio ed Alessandro Botta – raccoglie oltre 120 opere, tra dipinti, disegni e volumi, molte delle quali mai esposte al pubblico prima d'ora, in un percorso che esplora la maturazione stilistica e i temi centrali della sua arte, in particolare il rapporto con il lato oscuro dell'immaginazione.
Le illustrazioni a china per i racconti di Poe, realizzate tra il 1905 e gli anni Trenta, rappresentano infatti il cuore dell'esposizione: opere esemplificative della capacità di Martini di tradurre l'angoscia e il mistero dei testi di Poe in immagini di potente suggestione. Accanto a queste, il dialogo con artisti come Gaetano Previati, James Ensor ed Édouard Manet mette in evidenza le anticipazioni surrealiste di Martini e la sua apertura alla dimensione inconscia.
Un'ulteriore sezione della mostra è dedicata agli autoritratti, riuniti per la prima volta in così alto numero in un unico allestimento. Questi lavori, tra i più sentiti della produzione di Martini, offrono uno sguardo intimo e profondo sulla sua personalità, rivelando il conflitto tra l'io e il suo doppio, tema centrale nella poetica martiniana.
La mostra si propone non solo di restituire un'immagine completa di Martini, ma anche di sottolinearne il contributo all'arte internazionale tra la fine dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento, rivelando la modernità e l'attualità delle sue invenzioni.