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Giovedì 19 maggio ore 17 L’INVISIBILE Pittura e Fotografia: una visione astratta Conferenza a cura di Luca Pietro Nicoletti

saranno presenti:
Luca Costamagna, Presidente della commissione cultura del Comune di Milano
Valeria Borgese, Assessora alla cultura del Municipio Tre
 intervengono:
Maria Fratelli, Dirigente Unità Progetti Speciali e Fabbrica del Vapore
Chiara Fabi, Conservatore Unità Case Museo
Valerio Vago, Presidente dell’archivio Valentino Vago
Silvio Wolf, artista
Casa Museo Boschi Di Stefano
Via Giorgio Jan 15, Milano
Ingresso libero sino ad esaurimento posti

 

All'interno delle iniziative promosse per la mostra di Valentino Vago e Silvio Wolf "L'invisibile", in svolgimento sino al 5 giugno a Casa Museo Boschi Di Stefano, giovedì 9 maggio alle ore 17 si terrà la conferenza "L'invisibile. Pittura e Fotografia: una visione astratta" a cura di Luca Pietro Nicoletti.

La mostra “L’invisibile”, a cura di Luca Pietro Nicoletti, contempla due esposizioni che dialogano attorno a due diverse idee di astrazione: “Valentino Vago. Figure e orizzonti” e “Silvio Wolf. Prima del Tempo”: oltre trentacinque opere delineano le ricerche sull’Invisibile attraverso la pittura e la fotografia di due fra gli artisti più rappresentativi delle proprie rispettive generazioni.

 

VALENTINO VAGO

FIGURE E ORIZZONTI

Una visione essenziale della pittura, un’arte astratta straordinaria e modernissima, mistica e pura, capace di emozionare nella sua costante ricerca dell’Invisibile.

La retrospettiva sull’opera di Valentino Vago (1931-2018), inserita nella collana “Visti da Vicino”, prende spunto dai cinque dipinti già presenti nella collezione Boschi Di Stefano per ripercorrere l’evoluzione del suo percorso artistico sviluppatosi attorno a due elementi, la luce e il colore.

Diciannove opere, tutti olii su tela, testimoniano come la vocazione artistica di uno dei maestri della pittura astratta italiana si sia sempre intrecciata a una ricerca spirituale che lo ha portato a creare un universo poetico straordinario e unico.

La mostra, che si svolge nelle stanze dell’ex scuola di ceramica di Casa Boschi Di Stefano al piano terra, parte dall’opera accademica, Senza Titolo del 1953, in bilico tra figurazione e metafisica, per poi immergersi immediatamente nelle formulazioni astratte delle opere di Valentino Vago degli anni Sessanta, intense e dalla visibilità silenziosa.

La mostra dedicata a Valentino Vago è inoltre arricchita da documenti, cataloghi, fotografie, disegni inediti ed a una serie di incisioni che evidenziano il passaggio dalla figurazione all’astrazione.

SILVIO WOLF

PRIMA DEL TEMPO

Al terzo piano di Casa Museo Boschi di Stefano Silvio Wolf presenta quindici opere della serie “Orizzonti”. Inoltre, all’interno della collezione permanente situata al secondo piano, tre opere di Silvio Wolf entrano come ospiti nel progetto Sostituzioni ideato da Maria Fratelli, prendendo il posto dei tre dipinti di Valentino Vago normalmente esposti.

Silvio Wolf, fra i protagonisti della ricerca contemporanea intorno alla fotografia astratta, lavora da sempre alla fotografia come oggetto di luce che si trasfigura in immagine portandola verso un radicale concetto di astrazione, e gli “Orizzonti” sono sicuramente uno dei risultati più interessanti della sua ricerca sulle potenzialità linguistiche, percettive e cognitive della fotografia.

Inoltre, l’attenta riflessione sul rapporto che l’opera instaura con lo spazio circostante fa sì che lo spettatore sia posto al centro di un’esperienza meditativa e sensoriale, per un’arte che amplifica la dimensione “di ascolto”.

Il titolo della mostra, “Prima del Tempo”, indica come le opere della serie Orizzonti siano immagini pre-fotografiche create dalla luce direttamente sul frammento iniziale della pellicola, ovvero fuori dal controllo del fotografo.

Come per Valentino Vago con la pittura, la riflessione sulla fotografia di Silvio Wolf pone al proprio centro la luce, vera protagonista di ogni sua opera fotografica. Gli squarci di luce e colore in spazi sospesi che si manifestano nelle sue fotografie astratte, così come nelle pitture di Valentino Vago, evidenziano come entrambi gli artisti aspirino a una restituzione astratta del Reale, con lo scopo di condurre lo sguardo oltre il visibile.

Ufficio Stampa mostra

De Angelis Press, Milano

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