Vendita del Casino dell’Aurora Ludovisi a Roma
Il FAI auspica che anche le prossime aste vadano deserte
per consentire così allo Stato di esercitare, se lo vorrà, il suo diritto di prelazione
Il Presidente del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano Marco Magnifico commenta così l’asta
per la vendita del Casino dell’Aurora Ludovisi a Roma, che nella giornata di ieri si è conclusa
senza aggiudicazione per mancanza di offerte:
“L’asta deserta di ieri ha per fortuna dimostrato che nel mondo c’è ancora buon senso. Per quanto il
Casino dell’Aurora Ludovisi sia un sommo monumento del Seicento europeo e le opere d’arte in
esso contenute siano un assoluto unicum, il valore di 471 milioni (170.000 euro al metro quadro) è
apparso tanto esagerato da far sì che nessuno abbia manifestato interesse; questo ha evitato allo
Stato italiano l’estremo imbarazzo di dover decidere se esercitare o no il diritto di prelazione
cercando una cifra che avrebbe sconcertato una buona parte dell’opinione pubblica tra la quale il
FAI. L’auspicio è che anche le prossime due o tre aste vadano deserte onde arrivare, grazie ai
ribassi, ad una cifra che consenta allo Stato italiano di esercitare, se lo crede, la prelazione. Se però
il pubblico godimento del monumento – nelle forme da decidere – fosse assicurato anche da un
privato o da un’istituzione privata, pronta a investire una cifra così stupefacente, riteniamo che non
si potrebbe altro che dir grazie. A queste condizioni, ahimé, il Casino Ludovisi non è un’opzione
che le tasche del FAI possono minimamente prendere in considerazione.”