Clara Bartolini
Fino al 30 giugno 2024, agli Archivi del Novecento nel Museo del Novecento di Milano, sarà possibile visitare ARCHIVIALE -001, una retrospettiva che propone una raccolta di istantanee realizzate dal 1940 nelle gallerie private d'arte contemporanea di Milano. Un progetto di Milano Art Community in partnership con Gucci a cura di Mariuccia Casadio, con l'organizzazione di Elena Bordignon, la ricerca di Dora Casadio e con l'art direction della rivista Flash Art.
La ricerca vuole ricostruire settant'anni di storia delle gallerie private di Milano e ne propone 50 attive in città dagli anni quaranta. Luoghi di importanza fondamentale per la storia dell'arte e per la fama culturale di Milano tra XX e XXI secolo. Le gallerie testimoniano collaborazioni con artisti del calibro di Piero Manzoni, Lucio Fontana, Marcel Duchamp, Man Ray, Yves Klein. Mostrano anche i lavori di molti fotografi che hanno immortalato luoghi e personaggi davvero storici come la foto della fotografa Giovanna dal Magro che immortala Gillo Dorfles e Bruno Munari.
Clara Bartolini
Fino al 12 maggio nella Galleria del Futurismo al Museo del Novecento, è possibile visitare la mostra VOL. XXXI:Futurism Drama, creata dall'artista cipriota Haris Epaminonda, vincitrice del premio Henraux Sculture Commission alla sua prima edizione e in occasione di Miart, fiera internazionale d'arte di Milano.
Un lavoro site specific, realizzato espressamente e posizionata tra le opere di artisti storici che l'hanno ispirata, un discorso di rimandi a mondi possibili, a spazi inediti dove ogni elemento è controbilanciato da altri oggetti o specchi o interstizi che si aprono e mostrano altre impreviste installazioni. Tutto è unico ma collegato come nella realtà.
Tra gli ispiratori più emblematici di Epaminonda il lavoro di Medardo Rosso, figura di riferimento del Futurismo, le cui opere sono state capaci di coinvolgerla prepotentemente. I manufatti che l'artista colloca creano situazioni e un effetto surreale oltre che futurista, posizionati meticolosamente negli spazi in dialogo tra loro creano nuove situazioni, suggeriscono momenti introspettivi e di riflessione, risvegliano visioni poetiche ed evocano altro, aprono porte del pensiero.
Il reale diventa astratto e l'astratto diventa reale. Manualità e robotica sono riorganizzati, industrializzazione e umanità vengono stravolti dall'immaginazione che propone nuovi percorsi possibili, come la reinterpretazione dell'opera di Medardo Rosso Verde Luana della portinaia del 1883. Realizzata presso l'azienda Henraux con nuove tecniche robotiche 3D, sulla quale Epaminonda interviene con poesia e delicatezza per ricordare l'importanza di connettere tradizioni culturali diverse e pensieri, per scoprire nuovi valori e nuove strade da percorrere.
Clara Bartolini
Fino la 30 giugno 2024 sarà possibile visitare la mostra Off Script, curata da Federico Giani e voluta da Fondazione Arnaldo Pomodoro e Museo del Novecento. L'artista Magali Reus ha vinto il premio Arnaldo Pomodoro per la scultura che la Fondazione Arnaldo Pomodoro ha istituito da alcuni anni.
Con le sue Clementine, una serie di barattoli giganti fatti a mano e con l'uso di nuove tecnologie, vuole riportare alla memoria i barattoli di marmellata della nonna e nello stesso tempo mostrare l'appropriazione che ne ha fatto l'industria alimentare, per creare un ponte, un percorso circolare tra estraneo e familiare nel quale ognuno può identificarsi e risvegliare memorie intime sopite.
Un percorso originale, supportato anche da un suo nuovo lavoro su un alfabeto vegetale creato con i resti del cavolo cappuccio tagliato per cucinare. Un vocabolario ispirato a quello latino. Di questo vocabolario la Fondazione Arnaldo Pomodori presenterà al Museo del Novecento un libro d'artista pubblicato con Lenz Press.
Clara Bartolini
Fino al 23 settembre sarà possibile visitare presso la Fondazione Prada di Milano, un vasta retrospettiva davvero esaustiva sul lavoro di Pino Pascali, curata da Mark Godfrey. Un artista dalla vita purtroppo molto breve ma che ha lasciato il segno. Un incidente in motocicletta lo fa morire tragicamente nel 1968 a soli trentadue anni. Pochi gli anni nei quali si dedica all'arte.
La sua prima mostra personale sarà alla Galleria La Tartaruga di Roma e data 1965. Nonostante i pochi anni nei quali ha espresso la sua stupefacente creatività, ha contribuito in modo davvero notevole allo sviluppo della scena artistica italiana e internazionale. Nato a Bari, dopo gli studi di scenografia all'istituto di Belle Arti, lavora come aiuto scenografo alla Rai, oltre a collaborare con il cinema e alcune agenzie pubblicitarie. Le sue radici lo portano a sperimentare materiali innovativi e imprevisti, mai proposti fino ad allora nell'arte.