Fondazione Biscozzi | Rimbaud A Lecce un nuovo spazio espositivo per l’arte contemporanea
Si è apertaa Lecce la nuova sede espositiva per l'arte contemporanea della Fondazione
Si è apertaa Lecce la nuova sede espositiva per l'arte contemporanea della Fondazione
La stagione 2021 delle mostre d’arte al Forte di Bard (AO) si apre con un’importante esposizione dedicata ai Macchiaioli, movimento artistico attivo soprattutto in Toscana che ha rivoluzionato la storia della pittura italiana dell’Ottocento. Dal 24 febbraio al 6 giugno il polo culturale valdostano ospita la mostra “I Macchiaioli. Una rivoluzione en plein air”.
Curata da Simona Bartolena, prodotta e realizzata da ViDi – Visit Different in collaborazione con il Forte di Bard, la mostra presenta 80 opere di autori in grado di analizzare l’evoluzione di questo movimento, fondamentale per la nascita della pittura moderna italiana.
di Francesca Bellola
Una carriera da favola. Istinto, passione, sfida, determinazione, eleganza, sono alcune delle caratteristiche di una delle più grandi ballerine di tutti i tempi. Carla Fracci, étoile internazionale di bianco vestita, milanese, simbolo di armonia e grazia, ha mosso i primi passi a soli 9 anni all'Accademia di danza del Teatro alla Scala per diventare il simbolo dell'eccellenza italiana nel mondo. Tutti i più grandi coreografi e divi: da Nureyev a Vassiliev, da Baryshnikov a Bruhn se la contendevano nei templi della danza a livello mondiale. Sono iniziate le riprese della divina “Carla”, il film tratto dalla autobiografia della Fracci “Passo dopo passo. La mia storia” che vede il suo ruolo interpretato da Alessandra Mastronardi.
«Lavorare, disegnare, distruggere. L'artista non si sente mai arrivato»
a cura di Francesca Bellola
«L'artista è sempre insoddisfatto, se si siede e si sente arrivato, è soltanto un cretino. Ho seguito qualcosa che era dentro di me, un momento magico perchè a Milano negli anni '50 c'era un grande fervore culturale». Parole del celebre pittore Ercole Pignatelli, leccese, classe 1935, con lo spirito di un ragazzo, un vulcano in piena nel raccontare gli inizi della sua carriera costellata da incontri fortunati con Lucio Fontana, Piero Manzoni, Eugenio Montale e ricca di successi testimoniati nella sua autobiografia “Metamorphosis”. Non solo. E' uscito un ulteriore volume con le sue ultime opere nate a causa di una circostanza drammatica. Tra i numerosi premi vinti e le partecipazioni in importanti musei di arte contemporanea e collezioni private a livello mondiale, ricordiamo: le Biennali di Venezia del 1978 e del 2011, la mostra presso il Palazzo della Regione Lombardia dal titolo “Germinazioni due” sempre nel 2011, l’esposizione alla Triennale di Milano “Le fatiche di Ercole” nel 2015.
Per la prima volta in Italia apre nelle sale di Palazzo Roverella a Rovigo un’importante esposizione, promossa da Fondazione Cariparo, Comune di Rovigo e Accademia dei Concordi, dedicata a Marc Chagall e all’influsso determinante che sulla sua opera ha esercitato la grande tradizione culturale della sua patria russa.
Sono una settantina le opere in mostra, tra cui si annoverano i maggiori capolavori dei musei russi di Mosca e di San Pietroburgo, oltre a una generosa selezione di opere provenienti dalla collezione privata dell’artista. E vengono accostati a una scelta di icone, in cui si esprime la vetta più alta della spiritualità russa, e di lubki, le vignette popolari così ampiamente diffuse ai tempi di Chagall.
Finalmente si riparte
Dal 4 febbraio al 2 maggio si potranno prenotare, visitando il sito di Gallerie d'Italia, i biglietti per la mostra
con ingressi contingentati, quindi in sicurezza. Otto i capolavori del grande maestro veneziano del 700
presentati alle Gallerie. Quando Venezia brillava per le sue proposte culturali, Giambattista Tiepolo
realizzava le sue grandi tele, vere innovazioni nella pittura, tali da essere d'ispirazione a pittori di secoli a
venire come gli impressionisti, affascinati dal movimento impresso ai suoi personaggi, così straordinari da
farci apparire l'evento in corso davanti ai nostri occhi. Grande la sapienza nell'illuminare i suoi personaggi
creando chiaro-scuri caravaggeschi'. Splendidi i colori che riportano a quella Venezia in auge in tutta
Europa nel 700. Una mostra da non perdere, per l'opulenza delle opere e la gioia nel poterle finalmente
ammirare in presenza e non virtualmente.