Le “Cucine Economiche”, testimoni di una Milano popolare e operaia
di Stefano Pariani
Nel cuore della Milano dei più moderni grattacieli e della movida notturna, esiste (e resiste) un edificio che è testimonianza di una città non solo emblema di sviluppo, ma anche popolare e attenta alle esigenze dei bisognosi. Oggi alle spalle delle storiche “Cucine Economiche” in Viale Monte Grappa svettano il “Bosco verticale”, la torre Unicredit e i modernissimi edifici della riqualificata area ex-Varesine, mentre un tempo lo scenario era costituito dal Naviglio della Martesana, che scorreva a fianco delle cucine, e l'antistante Ponte delle Gabelle, ancora in loco; una sorta di “quadretto romantico” immortalato in molti dipinti e disegni d'epoca, che mostravano un angolo della città appena fuori porta.
Nel cuore della Milano dei più moderni grattacieli e della movida notturna, esiste (e resiste) un edificio che è testimonianza di una città non solo emblema di sviluppo, ma anche popolare e attenta alle esigenze dei bisognosi. Oggi alle spalle delle storiche “Cucine Economiche” in Viale Monte Grappa svettano il “Bosco verticale”, la torre Unicredit e i modernissimi edifici della riqualificata area ex-Varesine, mentre un tempo lo scenario era costituito dal Naviglio della Martesana, che scorreva a fianco delle cucine, e l'antistante Ponte delle Gabelle, ancora in loco; una sorta di “quadretto romantico” immortalato in molti dipinti e disegni d'epoca, che mostravano un angolo della città appena fuori porta.