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Pop Art italiana: una storia che viene da Roma

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Chiusura 08/07/2017
di Marta Lock
La galleria VS Arte dedica la mostra di inizio estate ai maestri di quella rivisitazione dell’arte che nasce negli Stati Uniti come desiderio di rendere fruibile al grande pubblico ciò che con le correnti precedenti era riservato alla ristretta cerchia dell’élite.
via Appiani 1, Milano mappa
Inaugurazione 09/06/2017
La galleria VS Arte dedica la mostra di inizio estate ai maestri di quella rivisitazione dell’arte che nasce negli Stati Uniti come desiderio di rendere fruibile al grande pubblico ciò che con le correnti precedenti era riservato alla ristretta cerchia dell’élite.

Andy Wahrol per primo e tutti i suoi allievi e seguaci poi, per non parlare di Roy Lichtenstein e James Rosenquist, hanno iniziato a riprodurre immagini note, di divi hollywoodiani, di cartoni animati tra i più celeberrimi, di simboli della vita quotidiana degli anni Sessanta, i beni di consumo più popolari, e hanno per primi reso l’arte anche accessibile ai più, riproducendo in serie i quadri ed eseguendo delle serigrafie numerate e di prezzo nettamente più basso rispetto all’opera unica come classicamente intesa.

Gli artisti che hanno fatto parte di questo movimento hanno introdotto nella pittura l'uso di strumenti e mezzi non tradizionali come il collage, la fotografia, il cinema, il video e la musica. L’onda lunga di questo nuovo movimento non poteva non giungere anche in Italia dove però ha avuto una declinazione differente, ancora un po’ intellettuale, meno popolare ma forse più densa di significati da scoprire, mescolandosi alla Metafisica alla De Chirico. Le opere esposte appartengono ai più grandi rappresentanti della Pop Art italiana, in particolare quella romana all’epoca culla delle nuove correnti: Tano Festa, Giosetta Fioroni, Renato Mambor, Mimmo Rotella, Mario Schifano.

Alcuni dei lavori esposti sono di stampo più strettamente vicino ai grandi artisti a stelle e strisce, come la Marylin di Mimmo Rotella o Marylin Frozen di Omar Ronda, altri più ispirati e legati al Surrealismo come Memorie di un benzinaio e Nostalgia d’Africa di Renato Mambor. La mostra entra poi direttamente negli anni Settanta con Gastone Biggi, uno dei maggiori esponenti del Gruppo Uno, movimento che ha segnato un desiderio di fare gruppo attraverso l’espressione astratta in contrapposizione all’individualismo del decennio precedente, quando l’incontro a Piazza del Popolo era semplicemente un momento di confronto degli artisti per poi ricominciare a esprimersi ognuno con il proprio personale modo. Con il Gruppo Uno emerge chiaramente il ritorno alla concezione di un segno che diviene concetto, di una sequenza molteplice di forme e colori che descrive il dinamismo della realtà, di un desiderio di dare un senso razionale a ciò che normalmente viene percepito a livello istintivo.

La mostra resterà aperta fino all’8 luglio ed è un bel momento per riscoprire una parte importante di un secolo, il Novecento, che sembra molto vicino ma in realtà è ormai già molto lontano.

ROMA: OLTRE LA POP ART E IL GRUPPO UNO
Galleria VS Arte
via Appiani 1, Milano
dal 9 giugno all’8 luglio 2017

ORARI
dal martedì al sabato dalle 15:30 alle 17:30

Ingresso gratuito

CONTATTI
Tel. 335-8004220
info@vsarte.it
www.vsarte.it
 
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