Chiusura 28/03/2020
L'artista, per la Galleria Poggiali nella sua sede di Milano, ha concepito un ambiente immersivo per riflettere su come gli attuali stimoli della vita quotidiana sono metodicamente registrati, metabolizzati e riproposti dagli “utenti” digitali.
Foro Bonaparte, 52 - Milano mappa
Inaugurazione 30/01/2020
Foro Bonaparte, 52 - Milano mappa 28/03/2020
La Galleria Poggiali presenta, nella sua sede di Milano, “We are All In the Same Boat. The weight of colour”, la prima personale in Italia di Olaf Breuning.
L'artista, per spazio di Foro Buonaparte 52, ha concepito un ambiente immersivo per riflettere su come gli attuali stimoli della vita quotidiana sono metodicamente registrati, metabolizzati e riproposti dagli “utenti” digitali.
Olaf Breuning, per la mostra, ha concepito un ambiente immersivo per riflettere su come gli attuali stimoli della vita quotidiana sono metodicamente registrati, metabolizzati e riproposti dagli “utenti” digitali. Esplicativo di questo approccio è la grande scultura al centro dello spazio che consiste in una scala di metallo, su cui è montata la sagoma in acciaio lucido di un volto stilizzato con al centro un cuore. La struttura bidimensionale diviene volumetrica e inafferrabile per effetto delle immagini che inesorabilmente riflette. Tale dimensione “multidisciplinare” e “multidimensionale” è adottata dall’artista per tutta la mostra fino anche all'installazione di disegni a china nera raffiguranti scene 'possibili’, ma immaginarie, che suggeriscono un’inedita narrazione intima e corale.
Foto: Olaf Breuning, Happy Painters, 2018, Courtesy Galleria Poggiali
L'artista, per spazio di Foro Buonaparte 52, ha concepito un ambiente immersivo per riflettere su come gli attuali stimoli della vita quotidiana sono metodicamente registrati, metabolizzati e riproposti dagli “utenti” digitali.
Olaf Breuning, per la mostra, ha concepito un ambiente immersivo per riflettere su come gli attuali stimoli della vita quotidiana sono metodicamente registrati, metabolizzati e riproposti dagli “utenti” digitali. Esplicativo di questo approccio è la grande scultura al centro dello spazio che consiste in una scala di metallo, su cui è montata la sagoma in acciaio lucido di un volto stilizzato con al centro un cuore. La struttura bidimensionale diviene volumetrica e inafferrabile per effetto delle immagini che inesorabilmente riflette. Tale dimensione “multidisciplinare” e “multidimensionale” è adottata dall’artista per tutta la mostra fino anche all'installazione di disegni a china nera raffiguranti scene 'possibili’, ma immaginarie, che suggeriscono un’inedita narrazione intima e corale.
Foto: Olaf Breuning, Happy Painters, 2018, Courtesy Galleria Poggiali