Chiusura 14/03/2021
La videoinstallazione sarà proiettata alla Etherea Art Gallery, a Palazzo Ducale di Genova a porte chiuse il 13 marzo per la diretta online, in cui l’artista spiegherà personalmente come nasce questo lavoro, ma sarà possibile vedere l’opera dal vero, solo per la giornata di domenica 14 marzo dalle 16.00 alle 19.00
Per prenotazioni e informazioni: HYPERLINK "mailto:info@ethereaartgallery.it"info@ethereaartgallery.it - whatsapp 3479300692
">Sabato 13 marzo alle 19.00, esclusivamente in diretta online dalla pagina Facebook di Etherea Art Gallery e sul canale YouTube di Art Commission Events, Virginia Monteverde presenta l’ultimo progetto dell’artista Elisabetta Di Sopra, INTERSEZIONI.
La videoinstallazione sarà proiettata alla Etherea Art Gallery, a Palazzo Ducale di Genova a porte chiuse il 13 marzo per la diretta online, in cui l’artista spiegherà personalmente come nasce questo lavoro, ma sarà possibile vedere l’opera dal vero, solo per la giornata di domenica 14 marzo dalle 16.00 alle 19.00
Per prenotazioni e informazioni: HYPERLINK "mailto:info@ethereaartgallery.it"info@ethereaartgallery.it - whatsapp 3479300692
Palazzo Ducale, piazza Matteotti, 9, 16123 Genova mappa
Inaugurazione 13/03/2021
La videoinstallazione di Elisabetta Di Sopra ha come scenario la città di Venezia, per antonomasia la più bella d’Italia, che nella morsa della pandemia sembra vivere sospesa in una particolare dimensione spazio-temporale, in un’immobilità che l’artista definisce “assordante”
“La pandemia - spiega l’artista - ci ha costretto a vivere Venezia come una città non più costruita per i cittadini ma forzosamente deserta, con i monumenti che si ergono come qualcosa di estraneo all’uomo”.
Nasce da questo straniamento l’idea di riportare “gli sguardi” sui monumenti della città, caricandoli di nuovi contenuti, attraverso proiezioni virtuali di alcune opere video realizzate negli anni dall’artista.
L’operazione artistica di Elisabetta Di Sopra consiste in una duplice lettura che esplicita l’inquietudine e il dolore che, artisticamente, l’autrice ha depositato, con la sua sensibilità, sulla facciata della chiesa di San Moisè, di San Simeon piccolo, di San Giovanni e Paolo e sul Ponte dei Sospiri. Una duplice lettura che, spiega l’artista, “consiste, da un lato, nel meditare sulla città deserta e dall’altro nel meditare sul dolore rappresentato dal mio pormi davanti alla fragilità dei rapporti umani”.
“La pandemia - spiega l’artista - ci ha costretto a vivere Venezia come una città non più costruita per i cittadini ma forzosamente deserta, con i monumenti che si ergono come qualcosa di estraneo all’uomo”.
Nasce da questo straniamento l’idea di riportare “gli sguardi” sui monumenti della città, caricandoli di nuovi contenuti, attraverso proiezioni virtuali di alcune opere video realizzate negli anni dall’artista.
L’operazione artistica di Elisabetta Di Sopra consiste in una duplice lettura che esplicita l’inquietudine e il dolore che, artisticamente, l’autrice ha depositato, con la sua sensibilità, sulla facciata della chiesa di San Moisè, di San Simeon piccolo, di San Giovanni e Paolo e sul Ponte dei Sospiri. Una duplice lettura che, spiega l’artista, “consiste, da un lato, nel meditare sulla città deserta e dall’altro nel meditare sul dolore rappresentato dal mio pormi davanti alla fragilità dei rapporti umani”.