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“Mondi Possibili” di Elisa Zadi a ToscanaLab. La pittrice è stata ospite del festival “L’Eredità delle Donne” di Firenze diretto da Serena Dandini.

Dal 21 al 23 ottobre 2022, negli spazi di ToscanaLab di via San Zanobi 104 rosso a Firenze, la pittrice toscana Elisa Zadi ha esposto con la mostra personale “Mondi Possibili” a cura di Marco Botti.

All vernissage alla presenza dell’artista e del curatore è seguita la presentazione del primo libro di poesie di Elisa Zadi “Il profumo del giglio” edito da Polistampa, con l’intervento dello scrittore Alessandro Bini.

 L’evento è inserito nel calendario della manifestazione “L’Eredità delle Donne”, il festival sulle competenze femminili diretto da Serena Dandini

L’iniziativa è un progetto di Elastica, con la co-promozione del Comune di Firenze, la collaborazione di Alfemminile e la partecipazione di Manifattura Tabacchi, sede principale del festival. Partner fondatori sono Fondazione CR Firenze e Gucci.

 LA MOSTRA

Il lavoro di Elisa Zadi esplora le questioni della femminilità, dell'identità e dell'appartenenza attraverso l'autoritratto. Il suo percorso si sviluppa indagando la connessione fra uomo e natura sia in senso introspettivo, sia antropologico e simbolico. Artista poliedrica, la Zadi si occupa di pittura, installazione, performance e poesia con risultati originali, figli di una indagine continua.

La nuova serie di opere, denominata "Mondi Possibili", nasce durante il lockdown e si ispira a Gottfried Wilhelm Leibniz e ai “mondi possibili” intesi come idee perfette nella mente di Dio e come ricerca di Verità.

“Le verità di fatto sono contingenti, libere e vere solo nel mondo possibile che esiste – afferma l’artista.Le infinite verità si manifestano, a volte si fanno trovare, altre dobbiamo capirle, giudicare se queste sono vere, autentiche. La mia arte cerca la Verità, la migliore possibile a me concessa.

Per Elisa Zadi la ricerca artistica coincide con un modus vivendi che in lei si manifesta nella creazione. L’autrice persegue una perfezione che nel contempo la incanta e le sfugge, la seduce, la trasporta; a volte si rivela cruda e diretta, disillusa, altre volte è velata o nascosta ma sempre reale. “Le mie opere – spiega la pittrice – nascono dall’onestà intellettuale del sentire i propri limiti, di indagarli attraverso una pulizia della visione che porta alla semplicità dell’essere, all’hic et nunc. Voglio che la mia pittura sia chiara e leggibile come una scrittura, per questo lascio visibile ogni passaggio disegnato, pittorico o preparatorio all’opera, che ultimamente si manifesta in sovrapposizioni e trasparenze”.

Elisa Zadi torna a esporre con il progetto “Mondi possibili”, dopo il successo dello scorso febbraio al Museo di Palazzo Datini di Prato.

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