Clara Bartolini
Totó Melita, siciliano Doc, nasce ad Enna, e si sa che dall'alto della città lo sguardo si nutre di luce e panorami e porta alla riflessione e alla sintesi. Ispirato dalla vivacità del padre, ne emula gli entusiasmi ma non la professione di costruttore. Si laurea in architettura ma, l'arte in lui si esprime anche in altro modo. Quando nel 2000 procede verso il mare per iscriversi all'università, coglie come fosse un'illuminazione che il mare circonda quest'isola piena di storia, colori e sole. E inizia a sintetizzare questo sposalizio di visione e partecipazione totale.
Se inizia a dipingere con maggiore entusiasmo al mare, aveva già fatto i primi lavori a 15 anni, ma trova il suo segno e la forza di forma e colore a Siracusa, mentre studia architettura. Il colore del sole di Sicilia, dei suoi frutti, dei suoi fiori, forti, potenti, mescolati al bianco assoluto e a una gioia quasi infantile alla Munari o concettuale alla Mondrian, gli permettono di trovare delle ispirazioni ma, con una traccia ingenua e alchemica allo stesso tempo, porta la sua gioia ovunque e lascia traccia in un modo personalissimo. Il suo desiderio di comunicare lo porta a fondare con Luigi Orofino l'associazione culturale SOLECALDO, con il motto "Chi ama si colora".
Crea corsi che coinvolgono bambini per soddisfare il suo lato più giocoso, con la volontà di unire gli opposti, i lontani, i diversi. Rappresentando con sempre maggior vigore la sua sicilianità "solecaldiana"e in essa la sua voglia di vivere. di condividere, di empatizzare con le persone, con il mondo che attraversa quest'isola che ha molto da insegnare e molto da dimenticare. Da qui partono iniziative, collaborazioni, mostre collettive e personali che ben rappresentano il suo mondo e la sua scelta esistenziale che tanto permea la sua arte. La sua arte che riesce ad attirare lo sguardo e rapirlo, con memorie che emergono in ognuno e fanno parte della gioia infantile di chi guarda, come il cavallino azzurro, o a misurare gli spazi per indagarli, come accade con le opere quasi alchemiche che ricordano il laboratorio di un mago con le sue pozioni. E quando i colori si esprimono contenti ognuno in una sua vasca, quasi memori di Mondrian, luminosi ed avvincenti, la differenza si rivela nella rappresentazione che nulla li delimita e potrebbero mescolarsi e trasformarsi da un momento all'altro come accade nella vita. Si, c è una vita che emerge prorompente nelle opere dell'artista Totò Melita. Che si dona agli altri nelle volontà di insegnare, di partecipare e di proporre una interpretazione della sicilianità felice, orgogliosa e viva. Da vedere per cogliere un guizzo di felicità.
