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CULTURA. CON 'ASSENZAESSENZA' E 'ACCORDI CELESTI', BEPPE ASSENZA E FRANCO MUSSIDA DIALOGANO TRA SUONO E COLORE NEGLI SPAZI DI FABBRICA DEL VAPORE

Le mostre visitabili gratuitamente dal 13 al 31 marzo
 
Milano. Dal 13 al 31 marzo, Fabbrica del Vapore (ex Cisterne) propone a visitatori e visitatrici un evento speciale, il dialogo tra due artisti che hanno fatto di suono e colore un territorio di ricerca artistico-umanistica: Beppe Assenza e Franco Mussida.
Dalle ore 10 alle ore 19, tutti i giorni, sarà possibile visitare gratuitamente le mostre "ASSENZAESSENZA, Al cuore del colore" e "ACCORDI CELESTI – Visioni della Musica prima della Musica". 
 
"Un incontro tra la pittura e la scultura, tra il colore e il suono – dichiara l'assessore alla Cultura Tommaso Sacchi –. In questo evento speciale in Fabbrica, due artisti che hanno fatto della ricerca artistica la loro cifra dialogano con le loro opere e grazie agli eventi che saranno organizzati nel corso delle esposizioni. Il Maestro Mussida rende omaggio a Beppe Assenza, un artista che è bello rivedere in questa selezionata e incisiva antologica".
 


La mostra "ASSENZAESSENZA, Al cuore del colore" porta a Milano oltre 80 lavori, divisi in nove sezioni tematiche, e mette in luce una parte poco conosciuta di un maestro del segno e del colore: i ritratti degli anni '30-'50, con cui si cimenta in prima battuta proprio a Milano e che riverberano le influenze dei movimenti artistici internazionali.
L'esposizione è ideata e promossa dall'associazione Amici di Beppe Assenza, con il patrocinio del Comune di Milano e della Fondazione Alessandro Kokocinsky. Sostenuta da Natura Sì, Fondazione Culturasì, Società Antroposofica in Italia, Assicapital Group 2.0, in collaborazione con la Fondazione Bio-Stiftung Schweiz.
Beppe Assenza nella sua lunga parabola artistica ha spaziato dall'affresco sacro all'Espressionismo, per approfondire poi l'acquarello e la prospettiva di colore già goethiana e poi sviluppata da Rudolf Steiner. Proprio negli anni svizzeri, oltre al lavoro creativo e alle mostre europee, l'artista ha elaborato un 'metodo oggettivo del colore' qui presentato, sperimentato durante gli anni di insegnamento nella scuola internazionale di pittura da lui fondata a Dornach nel 1969.
 
Il Codice Musicale è da decenni materia di studio di Franco Mussida. Uno studio trentennale sfociato inizialmente nella scrittura di libri e saggi. Da questo impianto filosofico, sperimentato tra Carceri e comunità di recupero per 35 anni, trae spunto per il suo lavoro visivo che dal 2013 porta in spazi museali, pinacoteche, gallerie.
Con "ACCORDI CELESTI – Visioni della Musica prima della Musica", Mussida porta per la prima volta a Milano in modo organico, un racconto visivo sugli aspetti che fanno della Musica un linguaggio universale. Mostra un insieme di principi che costituiscono l'ordito su cui si intreccia la vibrazione sonora, dando corpo ad ogni tipo di flusso musicale, forma, genere e stile. Rende, cioè, visibili i principi del Codice Musicale, quelli che governano la vibrazione sonora che si muove nel tempo del nostro microcosmo.
In mostra sono rappresentati tutti gli elementi del Codice Musicale, ciascuno attraverso una simbologia fatta da numeri, da linee di forza emotiva e dalla figura archetipica dell'Uomo Suono, un simbolo essenziale nel lavoro di Mussida e che ricorre nel racconto visivo di due degli elementi del Codice Musicale: la Melodia e l'armonia.
 
Fino al 31 marzo, in occasione delle due esposizioni, sono previsti diversi appuntamenti tra incontri culturali, workshop ed eventi sull'arteterapia, la relazione fra suono e colore, la teoria dei colori di Goethe, la medicina e l'arte, la musica.
Franco Mussida il 28 marzo, suonerà nello spazio della mostra.
 
Beppe Assenza nasce a Modica, in Sicilia, nei primi del '900 e muore a Dornach, in Svizzera, a metà degli anni '80. Pittore eccellente, sconosciuto ai più in Italia, molto apprezzato già negli anni Trenta – nel 1936 espone due opere alla Biennale di Venezia –, riceve diversi riconoscimenti internazionali nel corso della sua vita. Federico Zeri lo chiama il 'Kandinsky occidentale'. Le sue opere – circa 1.500 – dopo la sua morte dimorano per oltre trent'anni in diversi Paesi d'Europa. Ora, finalmente riunite, sono sotto la cura di una Fondazione svizzera a Basilea, dove il pittore visse e fondò una scuola internazionale di pittura in cui ancora oggi si insegna il suo metodo.
 
Franco Mussida (Milano, 1947) è un artista musicista, che nel corso della sua vita ha sperimentato le potenzialità espressive, creative, umanistico-sociali e formativo-didattiche del mondo del suono e della musica. È tra i fondatori di alcuni gruppi musicali, il più noto la Premiata Forneria Marconi ed è dei padri del Prog italiano. A trentun'anni rinuncia ai palcoscenici internazionali e intraprende nuovi studi sulla musica e sulla filosofia. Nel 1984 partecipa alla fondazione del CPM Music Institute di Milano, un'eccellenza nella formazione musicale. Negli anni Ottanta inizia la ricerca sugli elementi oggettivi del codice musicale, trasformando gli studi in scritti, saggi e rappresentazioni artistiche.

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