L’animo di un artista è inquieto, necessita di rinnovarsi sperimentando nuovi materiali, nuove modalità espressive. La ricerca, il fare è il motore generatore del lavoro di Viviani. Già nel titolo, che presenta la mostra: “Stagioni “, è racchiuso tutta l’essenza delle opere di Andrea.
La sua arte è istintiva, primitiva, naif. Rappresenta la realtà della natura, tema prediletto, in maniera spontanea. Ignora tutti gli archetipi classici per restituirci un mondo decostruito, accessibile, giocoso, sognante, riconoscibile in codici non contaminati da sovrastrutture culturali acquisite.
Le sue opere sono di “facile lettura “, si caricano di emozioni che si intrecciano di ricordi di mondi a noi noti per esperienze regresse imprescindibili. Attinge al pensiero di Matisse promuovendo, con la sua arte, la voglia di vivere. Una visione ottimistica lontana dalle categorie estetiche, tanto care agli artisti romantici, del sublime e del pittoresco. La sua è una natura che si evolve e rigenera in modo armonico in un continuum senza tempo.
La gamma cromatica, elemento compositivo fondante delle sue sculture, è brillante, accesa, viva, mentre la bidimensionalità è l’elemento che caratterizza le sue pitture. L’attività artistica di Andrea Viviani inizia negli anni ’80. La mostra presenta l’evoluzione del processo creativo, a partire dal 2011, con l’esibizione di trenta pezzi tra sculture e dipinti che riassumono il lavoro degli ultimi 12 anni.
Un excursus di opere che dialogano con lo spettatore e lo spazio e si fanno testimoni della forza genitrice dell’artista. Tania Causio
