di Stefano Pariani
Di fronte alla mostra genovese, allestita presso il piano nobile di Palazzo Ducale già da fine settembre, qualcuno potrebbe domandare: c'era bisogno dell'ennesima mostra sugli Impressionisti e i pittori del primo Novecento? La risposta è sì. Intanto perchè diffondere al grande pubblico le opere di artisti che hanno fortemente caratterizzato il passaggio tra XIX e XX secolo in un susseguirsi di stili e innovazioni è sempre importante e poi perchè la mostra di Genova è ben strutturata e guida il visitatore lungo un percorso piacevole, chiaro e quasi distensivo tra una selezione di capolavori... galleria fotografica
di Stefano Pariani
“Faceva il palo nella banda dell'Ortica, faceva il palo perchè l'era il so mestè”. Così cantava Enzo Iannacci negli anni Sessanta a proposito di una banda criminale della zona, rendendo noto al grande pubblico il quartiere dell'Ortica, periferia est di Milano. Strette vie avvolte nella nebbia, l'Ortica era anni fa un quartiere di fabbriche frequentato dalla “ligera”, la vecchia mala milanese un po' improvvisata, dove fare il palo era un vero e proprio mestiere. Ora i tempi sono mutati e la nebbia fitta e ovattata è (quasi) un ricordo: quel che resta è un tranquillo quartiere che vive di botteghe artigianali, bar e qualche trattoria, lontani dai locali modaioli e di tendenza del centro cittadino. L'orizzonte è caratterizzato dalla ferrovia che taglia il quartiere con i suoi ponti e scandisce il tempo col passare dei treni provenienti dalla vicina stazione di Lambrate, mentre su uno sfondo che pare davvero lontano si vedono gli svettanti grattacieli di vetro della modernissima zona di Porta Nuova/Garibaldi, quasi un mondo a parte.