(sotto le stelle. “Tu che i miei
pensieri accarezzi con la tua
d’amore gioiosa frenesia“)
Aria che brucia in questa
agostana notte e mi appare
come campitura uniforme
e scura, macchiata di
puntini bianchi sfavillanti
che brillano nell’oscurità.
Ne dipingerei una tela
grande come la notte
stellata se la mia mano
fosse mossa da un
valente pittore che
con basco per respingere
l’aria umida e pennello,
tavolozza e lumicino
si perde nell’oscurità.
Investito da un caldo
refolo comincia a sognare,
riposando i suoi stanchi
occhi e tremanti ciglia
persi nella volta celeste,
che lo culla come un
bambino che piange.
La sua è un’opera
incompiuta.
L’immortalità è nei cieli
e la speranza mi veste
di tenerezza. Il suo
candore mi accarezza
il cuore fino alla nuova
diafana aurora.
Vedrà pian piano
luce e con essa tu
ne sarai il capolavoro.
Su questa terrazza penso
a te che perduti slanci
di passioni travolgenti
stai vivendo nell’amara
ombra tua che ti
accompagna in
disinganni che non
ti aspettavi.
Sopporta e rialzati
senza bruciare le tappe
del tuo cammino!
E come scorgo scie
di stelle cadenti, vorrei
dirti che son solo
passeggere meteore
che bruciano, ed estinte
nell’infinito non avranno
più energie.
Si dissolveranno dopo
aver vinto vanità impetuose
di crudeli demoni che solo
tu vedi, trascinandoli
nei boati degli inferi per
conquistate speranze del
domani, come valorosi
guerrieri che versarono
sangue, ma vittoriosi
in fin di battaglia.
Vorranno portarti vigore
e nuova linfa di fervido
slancio mai perduto.
Vieni quassù!
Ti accarezzo. Il mio
calore e il mio conforto
e ti darei nuova vita.
Com’è bello il silenzio
della notte stellata…
e su questa terrazza buia
come la notte, ne ammiro
l’intenerirsi, e quella
stella cadente è una goccia
d’amore come quella
che sta versando il mio
cuore per te.
Fissa il tuo sguardo in
quel punto dell’oscuro
cielo e vedrai avanzare
una nuova stella di
speranza e d’attesa.
Ne addolcisce l’animo
tuo.
Quella stella avrà
cura di te e non ti
lascerà come io non ti
ho mai lasciato. Brilla
ancora nel firmamento.
Non lasciarla andare!
La sentirai palpitare
e il suo amore non avrà
mai fine come è infinito
il mio amore per te.
(poesia dedicata a mio figlio Marco che
aveva smarrito quello che riteneva fosse il
suo amore)
Santa Margherita Marina (Me)
settembre 2019
Roberto Zaoner