di Clara Bartolini
Quest’anno Milano ci ha davvero conquistati. Sarà stata la voglia di far vedere al mondo chi siamo, cioè, cosa siamo ancora capaci di fare, ma da Expo in poi è stato un susseguirsi di successi. Centinai di eventi sparsi per tutta la città, concerti e performance in tutti i teatri. Il teatro alla Scala con un programma raddoppiato, e ora, orfani di Expo, per concludere questa stagione tanto ricca e stimolante che ha attirato milioni di visitatori, ecco un’ulteriore prezioso regalo alla città. La mostra voluta da Intesa San Paolo presentata nella sua sede di piazza della Scala a Milano, Gallerie d’Italia: HAYEZ. Realizzata in collaborazione con Accademia di Belle Arti di Brera, Pinacoteca di Brera e le Gallerie dell’Accademia di Venezia. Curata da Fernando Mazzocca con il coordinamento generale di Gianfranco Brunelli è la più completa esposizione monografica su Francesco Hayez mai realizzata. Superlativa dicevo, per più di una ragione. Prima di tutto perché Hayez è un grande amore per gli amanti dell’arte di tutto il mondo. Il suo “bacio” è passato alla storia e i veneziani, Venezia era la sua città natale, malgrado suo padre fosse francese, ne sono felici. Ma la sua vita, l’artista l’ha spesa a Milano e la città lo ricambia con pari gratitudine.
di Clara Bartolini
Se ci fossero ancora dubbi sulla volontà che ha Milano di ritornare a essere uno dei maggiori protagonisti della cultura europea, ecco l’ennesima conferma. Il Museo MUDEC, di recente inaugurato, è dotato di una collezione permanente di grande interesse che dal 28 ottobre 2015 al 31 agosto 2016 sarà visitabile gratuitamente e propone 200 tra opere d’arte e oggetti d’uso provenienti da Oriente e Medio Oriente, America meridionale e centrale, Africa, Sud est asiatico e Oceania, coprendo un periodo che va dal 1200 A.C. al Novecento. Pezzi completamente restaurati già di proprietà del Comune di Milano appartenuti a musei diversi, ora selezionati e divisi in sette sezioni, resi finalmente al meglio nella nuovissima esposizione che racconta come un simile variegato patrimonio del quale sono stati scelti i pezzi più rappresentativi ancor che disomogenei, siano giunti a Milano. Il percorso espositivo, la cui interattività è dedicata ai bambini dai 4 ai 10 anni, ne stimola e migliora la fruibilità e li coinvolge in modo esperienziale. Per loro è stato creato un altro spazio di gioco e incontro, per calarli negli abiti e negli stili di vita di altri popoli.