Clara Bartolini

Per chi resta in città per le vacanze di Pasqua, Milano offre molte possibilità di svago culturale e di divertimento. Tra queste, una giornata alla Triennale non deluderà certamente. Questo spazio offre delle mostre permanenti dedicate al design davvero interessanti e diverse mostre temporanee. Tra le mostre a termine, ancora visibile per le festività e in chiusura subito dopo Pasqua, quella sul fotografo Jurgen Teller non potrà lasciare indifferenti. Nato a Monaco di Baviera vi studia fotografia per poi scegliere Londra come sua base operativa. 

Da quel momento sperimenta molti generi fotografici. Si dedica a campagne di moda per molti marchi di livello internazionale, fotografa tantissimi personaggi dello star sistem e della vita pubblica, lavora per importanti testate d'arte e moda e inizia la sua ricerca di immagini dissacranti, ironiche, impreviste  che lo portano a ricevere molti premi di altissimo livello in tutto il mondo. Molti tra musei e fondazioni acquisiscono suoi lavori fotografici sempre realizzati con la collaborazione creativa di sua moglie Dovile Drizyte.

Clara Bartolini

Si avvicinano le vacanze di Pasqua e cosa di meglio che un risveglio della primavera vissuto nel Golfo di Napoli, con tante bellezze da ammirare sia naturalistiche che culturali. La città e i suoi dintorni offrono davvero tanto. la cucina anch'essa indimenticabile ma, per chi ama l'arte, oltre alle visite classiche come la Cappella San Severo con il suo Cristo velato o il Monastero di Santa Chiara, da non perdere è una visita a Gallerie d'Italia di Intesa Sanpaolo, nella recente e magnifica sede dell'antico Banco di Napoli in Via Toledo 177. Si farà ancora in tempo a godere fino al 7 aprile, di una magnifica mostra dal titolo Napoli al tempo di Napoleone. Rebell e la luce del Golfo, Curata da Sabine Grabner, Luisa Martorelli, Fernando Mazzocca e Gennaro Toscano.

Con la partnership del Museo Belvedere di Vienna e con l'Istitut Francais di Napoli e il patrocinio del Comune di Napoli. La mostra è dedicata al pittore viennese Joseph Rebell e propone 73 opere provenienti da prestigiose istituzioni culturali. Accompagnano  le opere dell'artista molti altri maestri, offrendo una visione completa di quel periodo storico-artistico voluto da Gioacchino Murat e Carolina Bonaparte, che li chiamarono in città. Si potranno ammirare opere di Simon Denis, Alexandre Dunouy Auguste de Forbin, e paesaggisti del suo tempo come Michael Wutky, Pierre-Jacques Volaire, Simon Denis e molti altri. Rebell è stato un grande innovatore del genere paesaggistico, proponendo un modo davvero nuovo e realistico di cogliere la natura e il golfo con tutte le sue bellezze.

Clara Bartolini

Il format Versus, tratta delle contraddizioni della città di Milano non come contrasti ma come ricchezza. La seconda serie propone il tema attraverso due artisti contemporanei Anselm Kiefer e Maurizio Cattelan.

Già Lucio Dalla cantava Milano e il suo mistero, dove le differenze sono enormi in ogni ambito ma fanno della città un crogiolo di idee e iniziative ponendola al centro dell'innovazione,insieme al desiderio borghese di tranquillità. Definire Milano riesce difficile, tante sono le sfaccettature del poliedro che la compone.Da Gaber a Jannacci, da Walter Chiari a Gino Bramieri, dal risotto alla casseula, dalla Moda al design, Milano detta le regole. Di questo tratterà come sempre la serata nella quale si potrà ascoltare come ospite Luca Beatrice (neo presidente della Quadriennale di Roma) e Vincenzo Trione (docente e preside della Facoltà di Arte e Turismo presso l’università IULM di Milano) per capire se l'arte sia opera o puro evento. Al VAR avremo come sempre Giacomino Poretti, che saprà trasformare la discussione in uno spettacolo pieno di colpi di scena.

12 Marzo Teatro Oscar deSidera, Via Lattanzio 58/A Milano

  Biglietti: intero 30€/ ridotto 22€

Clara Bartolini

Al Museo Delle Culture di Milano fino al 8 settembre 2024 la vetrina diviene il tema di una ricerca e di una profonda riflessione. A cura di Katya Inozemtseva la mostra si interroga e interroga il visitatore sulle tante sfaccettate emozioni che una esposizione di oggetti fuori e dentro il museo può voler attivare in chi ne fruisce. La protezione, la luce, la valorizzazione,

il discorso che circonda un oggetto, creano senz'altro il valore dell'aggetto stesso, perche la volontà dell'esposizione può essere quella di creare stupore, desiderio, semplificazione o distanziare dal presupposto pericolo di un elemento che viene da lontano per cultura o antichità, con la possibilità di inquinare l'ambiente. Tanti possono essere gli intenti voluti da chi espone, sia in un museo che in uno spazio commerciale, come una gioielleria, una grande firma dell'abbigliamento di lusso, un antiquario o un'agenzia di viaggi. Il coinvolgimento creato dall'abilità "socio politica" di chi espone è in grado di creare il maggiore o minore valore dell'elemento esposto.

Clara Bartolini

Fino al 30 giugno sarà possibile indagare al Museo Delle Culture di Milano sulle ispirazioni attinte da Picasso dall'arte primitiva. La mostra Picasso, La metamorfosi della figura è curata da Malén Gual e Ricardo Ostalé  e sostenuta da Sole24 Cultura e Fondazione Deloitte e l'Ambasciata di Spagna,  e patrocinata da Comune di Milano Cultura. Propone 40 opere tra dipinti e sculture e 26 disegni che vogliono fare chiara luce sul mondo creativo di Picasso, che ha sempre attinto dall'arte primitiva africana, iberica e greca in un continuum dell'arte senza cesure, che lui non considera affatto primitiva. Come l'arte fosse per lui fuori dal tempo. Un lavoro di studio e ricerca che ha attraversato la sua produzione dall'inizio all'ultima parte dei sua vita instancabilmente.

Mostrando quanto del suo trasporre la figura cogliendone l'essenza, fosse frutto di un connubio sempre strettissimo tra abilità pittorica e trasposizione del passato in sintesi moderna e a lui contemporanea. Uno studio attento dei punti di forza delle immagini potenti che ci giungono dagli oggetti antichi realizzati con l'intento di farne icone o simboli, religiosi o sociali, sia nell'arte primitiva africana che in quella preromanica e neolitica. Tutto è stato oggetto di riflessione dalle incisioni rupestri all'arte egizia, e Picasso è riuscito nella sua capacità di sintesi oltre che di analisi, a far emergere la modernità di ogni elemento. In mostra anche il preziosissimo quaderno numero 7 conservato dalla Fondazione Pablo Ruiz Picasso-Museo Casa Natal di Malaga. di grande importanza per l'elaborazione di questa mostra anche il Museo Picasso di Barcellona e il Museo Reina Sofia di Madrid. Da vedere.