Clara Bartolini
La scommessa di Massimiliano Lisa Direttore di Leonardo 3 Museum e Edoardo Zanon direttore scientifico, è stata vinta. Il Leonardo3 Museum e in esso "Il mondo di Leonardo", posto all'inizio della splendida Galleria Vittorio Emanuele II che si affaccia su piazza Scala dove si erge la statua di Leonardo da Vinci, da mostra temporanea presentata nel 2013,festeggia oggi dieci anni di attività. I numeri parlano chiaro, 230mila visitatori l'anno. Per questo importante traguardo raggiunto, anche Elena Buscemi presidente del Consiglio Comunale di Milano, e Luigi Abete presidente Associazione imprese Culturali e Creative, a cui il museo ha aderito, hanno voluto presenziare all'inaugurazione per complimentarsi con i creatori del progetto e per la tanta passione e lungimiranza dimostrata.
Oggi Leonardo3 Museo si aggiunge a luoghi come il Museo della Scienza o il Cenacolo Vinciano, completando l'offerta milanese dedicata al grande genio. Sono 200 i modelli interattivi e le realizzazioni fisiche proposte dal museo e realizzate dai tecnici, e molte sono le novità presentate. Sono sorte nuove prestigiose collaborazioni con il Politecnico di Milano per i problemi tecnici da risolvere nel corso dei lavori, e con il maggior studioso mondiale dei codici di Leonardo Martin Camp. L'illuminazione è stata completamente rinnovata per rendere più coinvolgente la visita, i lavori sono stati supervisionati dal regista Marco Cassini e il direttore della fotografia Davide Manca. La grande immagine dell'Ultima Cena Leonardesca è stata completamente restaurata, i colori sono stati riportati alla vividezza che avevano quando il maestro la dipinse, dando la possibilità di coglierne ogni dettaglio. Con il Conservatorio di Milano e il suo direttore Massimiliano Baggio, si è potuto dare vita a un evento davvero straordinario che si svolgerà nel mese di dicembre, la sorprendente possibilità di dare voce, grazie ai musicisti del Conservatorio, agli strumenti esposti in mostra realizzati da Leonardo3 Museum, su disegni di Leonardo ed estrapolati dai suoi codici. Strumenti imprevisti che nessuno ha mai suonato e che verranno studiati per un concerto che non bisognerà perdere.