In arrivo a Milano Frida Kahlo. Il Caos dentro

Il 28 maggio ha riaperto a Milano a Palazzo Reale la straordinaria mostra Georges de La Tour: l’Europa della luce, inaugurata il 6 febbraio scorso, accolta come un evento dalla stampa e con centinaia di prenotazioni attivate dal pubblico, chiusa per l’emergenza sanitaria dal 24 febbraio e riaperta poi per una sola settimana dal 2 all’8 marzo.
Promossa e prodotta dal Comune di Milano Cultura, Palazzo Reale e MondoMostre Skira, curata dalla Prof.ssa Francesca Cappelletti e da Thomas Clement Salomon, l’esposizione vanta un comitato scientifico composto da Pierre Rosenberg (già direttore del Louvre), Gail Feigenbaum (direttrice, Getty Research Institute), Annick Lemoine (direttore, Musée Cognacq-Jay).
I 28 musei prestatori da 3 continenti hanno tutti accettato di prorogare il prestito delle 33 opere sino al 27 settembre, permettendo dunque di visitarla per altri 4 mesi, con le misure di sicurezza stabilite dalle autorità governative e regionali.
Oggi è il 30 Aprile ed in questo giorno, nel 1883, a Parigi, moriva il grande pittore Edouard Manet. Era nato nel 1832, a Parigi, e fu uno dei più grandi artisti dell'800. Osteggiato dal padre, che non volle mai credere nelle sue doti artistiche innate, potè fare solo dopo vari anni i suoi primi studi d'arte presso l'atelier di Thomas Couture , e contemporaneamente si dedicò alle copie dei grandi maestri nei musei. In seguito la modella e pittrice Berthe Morisot lo introdusse nel gruppo dei futuri impressionisti e Manet strinse amicizia con Edgar Degas, Claude Monet, Pierre-Auguste Renoir, Alfred Sisley, Paul Cézanne e Camille Pissarro e lo convinse anche a dedicarsi alla pittura en-plein-air.. Nel 1856 Manet aprì il suo studio e nel 1862, alla morte del padre, riscosse una grande eredità che gli permise di vivere agiatamente e di dedicarsi per tutta la vita all'arte.
A cura del Comitato scientifico di Triennale Milano: Umberto Angelini, Lorenza Baroncelli, Lorenza Bravetta, Joseph Grima
Da un’idea di Joseph Grima
Lunedì 27 aprile, ore 17.00
Emanuele Coccia, filosofo
Proseguono gli appuntamenti di Triennale Decameron – il format di Triennale Milano che invita artisti, designer, architetti, intellettuali, musicisti, cantanti, scrittori, registi, giornalisti a sviluppare una personale narrazione – con il filosofo Emanuele Coccia, lunedì 27 aprile.
Intense sfumature rosso sangue avvolgono una Milano indaffarata e frenetica. Il delitto si espande, voluto e calcolato, dalle vecchie abitazioni di ringhiera, silenti e calde di umanità, ad una piazza del Duomo, rimbombante dello scalpiccio e del vociferare di centinaia di turisti. Qualche excursus dei personaggi oltralpe, fra i ghiacci scintillanti del Monte Bianco, alla ricerca di una improbabile tranquillità. Per la prima volta, la coscienza di un assassino reclama i suoi diritti, incessantemente, giorno e notte, e molto spesso con grande successo.